02 Aprile 2025

"DPCM, COSTITUZIONE E ‘FASE 2’ "

L'epidemia del covid19 sta agendo come un vero e proprio grimaldello che, con il suo corteo di morti e di effetti collaterali sull'economia e sulla politica, sta scardinando la società italiana anche nelle sue strutture costituzionali (v. il surreale dibattito sulle autonomie regionali) precipitandoci in una crisi sistemica, sanitaria, economica, politico-costituzionale.
La libertà di movimento, di circolazione delle persone e delle cose su tutto il territorio nazionale, la libertà economica sono un punto fermo dei diritti civili garantiti dalla Costituzione che, all'art. 16, prevede però la possibilità di limitarle con legge per motivi di sanità e sicurezza eccezionali. È lapalissiano che tali limitazioni possano essere stabilite soltanto per legge e non da semplici atti amministrativi anche se le modalità di applicazione stabilite dalla legge nazionale possono trovare espressione attraverso anche le c.d. ordinanze ‘contingibili e urgenti' emanate dalle regioni e dai comuni, che per loro stessa natura devono tenere conto delle situazioni attuali e locali, diverse da territorio a territorio.
Non v'è dubbio che queste prescrizioni e le garanzie dei diritti costituzionali siano state travolte dallo strumento normativo usato dal governo (il dpcm), forse in buona fede data la concitazione emergenziale, ma viene il sospetto che il governo si sia lasciato cogliere alla sprovvista anche sul piano delle procedure costituzionali e abbia perduto la testa emanando una serie di atti amministrativi, chiamati dpcm per nobilitarli, qualche volta contraddittori e contenenti norme talvolta innovative nelle materie più diverse, anche penali!
Tutti, non per contestare la necessità delle misure adottate, saremmo curiosi di avere l'opinione della Corte Costituzionale a questo riguardo; tutti saremmo altrettanto curiosi di sapere che cosa sarebbe successo se, a osare tanto, fosse stato un certo aspirante ai ‘pieni poteri'.
Comunque – ferme restando le garanzie costituzionali – sarebbe stato preferibile, anzi necessario, un decreto legge che, diversamente dai tanti emanati senza il carattere di necessità ed urgenza prescritto dalla Costituzione, lo avrebbe finalmente avuto e che, soprattutto, sarebbe dovuto prima passare dal Consiglio dei ministri, e avrebbe dovuto essere sottoposto poi alla firma del Presidente della Repubblica e all'approvazione del Parlamento: probabilmente sarebbe stato approvato anche rapidamente e a larga maggioranza, con il concorso dell'opposizione. Ma, dato il clima politico che ha caratterizzato tutta la storia della Repubblica specialmente negli ultimi vent'anni, è inutile discutere sui limiti che, dall'una parte e dall'altra, sono stati evidenziati nella messa in scena della cosiddetta concordia nazionale dettata dall'emergenza, interpretata dalla maggioranza come ‘doverosa informativa' al Parlamento e, dall'opposizione, come l'altrettanto ‘doverosa' elencazione degli errori e delle omissioni del governo.
C'è poco da aggiungere alle vagonate di critiche che hanno sommerso l'ennesimo discorso a reti unificate e l'ennesimo dpcm che il Presidente del consiglio ci ha regalati il 26 aprile in vista della c.d. fase 2. Però, se ci è permesso, si potrebbe ancora ribadire che la famosa ‘task force', che avrebbe dovuto suggerire le modalità della ripartenza, ha partorito un topolino, anche malformato, tanto da farci disilludere sulla qualità del governo tecnocratico: «Il primo passo per avviare l'Italia alla fase 2 è ripartire con decisione ma in sicurezza». È quanto dichiara Vittorio Colao spiegando che questa deve essere «adesso la priorità di tutti gli Italiani. Il nostro Comitato Economico Sociale vuole ora ascoltare e sistematizzare bisogni e opportunità di individui, famiglie e imprese, per consigliare priorità e interventi che possano sostenere il rilancio e la competitività dell'Italia nel 2020-21».
Quindi siamo ancora all'ascolto. È vero che questa ‘task force' è stata abborracciata tardivamente, appena venti giorni fa, dopo che alcuni avevano cominciato a porre il problema della ripresa delle attività produttive e, più in generale, dell'allentamento del guinzaglio con il quale, a causa del covid19, siamo stati incatenati, tuttavia nessuno avrebbe pensato che, a una settimana dal 4 maggio, data fissata come termine della ‘fase1', si potesse avere ancora soltanto un altro guazzabuglio di norme che, tra l'altro, pongono molte difficoltà interpretative e non offrono soluzione alcuna dei molti problemi che abbiamo davanti: un altro di quei dpcm ai quali Conte si è evidentemente affezionato e che ci dice soltanto che possiamo andare a visitare qualche ‘congiunto' (salvo a stabilire se si tratti di affetti stabili da autocertificare), fare una corsetta fuori porta, ‘di casa', riaprire qualche attività economica: sia bene inteso, tutte concessioni che potrebbero essere revocate in caso di recidiva dell'epidemia!
Qui si vuole evidenziare non tanto che le c.d. aperture sono state poche o molte quanto, piuttosto, che v'è il dubbio giustificato che esse non siano state pensate in funzione di un piano, di una strategia: infatti, il molto o il poco si può valutare soltanto in relazione alle difese predisposte, e già disponibili, contro la possibile recidiva. Ed è su questo che la ‘task force' e il governo dicono poco.
Perché, se si deve convivere con il virus, non si tratta di accettare il rischio fatalisticamente ma di disporci alla difesa seguendo le indicazioni dei medici: ci saremmo aspettati che, a questo punto, ci si offrisse una legge quadro nazionale e relativi finanziamenti alle regioni per un'organizzazione sanitaria atta a impedire la recidiva dell'epidemia: predisposizione – regione per regione, comune per comune – degli strumenti idonei per il tracciamento del contagio come i test molecolari e sieriologici (ma il dpcm tace financo sulla ‘app' che lo stesso Conte aveva annunciato con grande enfasi: forse per evitare le polemiche al riguardo?); delle strutture sanitarie territoriali per l'assistenza e la cura domiciliare (clamorosamente mancata in questa prima ondata dell'epidemia), in prospettiva anche con la telemedicina; della individuazione e protezione dei loci elettivi per l'insorgenza dei focolai epidemici (ospedali, rsa, metropolitane, etc.). Questo lo stato può fare, nel rispetto delle autonomie, con le leggi quadro e i finanziamenti necessari.
Ci saremmo anche aspettati che fosse già chiara la strategia per riavviare l'economia e la società del nostro paese con progetti e investimenti per la riorganizzazione della produzione, dei trasporti, del lavoro, ben definiti e organici se non già realizzati o, almeno, ‘cantierabili': non basta infatti giocherellare con i codici ATECO per includere o escludere la riapertura di attività produttive o commerciali; bisogna piuttosto stabilire i criteri, le regole, gli strumenti, i finanziamenti che consentano di incentivare le imprese, soprattutto le piccole, perché li adottino per poter riprendere subito l'attività. Forse, se i famosi prestiti garantiti dallo stato e sottoposti al giogo bancario arriveranno in tempo, molte delle imprese piccole e grandi potranno salvarsi ma, anche qui, manca una visione prospettica e l'immensa quantità di debito straordinario che si sta accumulando nella pancia dello stato – e dei privati – sembra destinata alla sterilità, rischiamo cioè che il debito finisca nel nulla, nella solita direzione dei sussidi a pioggia sui quali possono avventarsi anche gli speculatori, e si aggiunga alla montagna della spesa improduttiva.
Naturalmente bisogna risarcire i danni subiti dalle imprese e dai lavoratori a causa della sospensione delle attività imposta dall'interesse pubblico ma serve anche che gli aiuti siano finalizzati e condizionati a una sicura riapertura: tra l'altro, se questa non avvenisse, in futuro lo Stato stesso rischierebbe di non riuscire a finanziarsi con le varie imposte.
Come si vede, la situazione è complessa, difficile, pesante: parafrasando quanto Lord Beveridge disse sulle necessità del dopo-guerra, possiamo prevedere che il dopo-epidemia possa essere ancora più critico dell'epidemia stessa e che, «appunto perciò, è necessario che quello che il governo fa sia definito democraticamente dopo aver accertato le opinioni del popolo».
Questa necessità non sembra essere percepita in Italia; pare anzi che la ripresa della normale dialettica politica si allontani molto più di quella delle attività produttive e della mobilità dei cittadini: le elezioni regionali e amministrative previste a maggio sono state rinviate non di qualche mese, com'era possibile e come era stato chiesto dalle regioni interessate, bensì di molti mesi, a fine settembre/metà dicembre, correndo il rischio di un altro rinvio visto che potrebbero ricadere in un periodo di doppia epidemia, quella solita dell'influenza e quella di una possibile seconda ondata di covid19.
Forse questa scelta, lo diciamo senza iattanza, è stata dettata dallo stesso istinto di conservazione che, nell'agosto 2019, ha spinto il PD e il M5S a varare il governo ‘impossibile' con il fine apparente di fare la manovra di bilancio per salvare il paese ma, sostanzialmente, per ‘scongiurare' il ‘pericolo' Salvini affidando il paese ai salvatori della patria (Renzi, Grillo, Zingaretti, Bersani, etc.) e raggiungere lo scopo che si prefissero i padri di quell'accordo, compresi quelli ‘putativi': allontanare il più possibile le elezioni politiche.
Se si fosse cinici, si potrebbe dire che gli unici a beneficiare del covid19 siano gli ‘incumbents' del potere: dobbiamo soltanto sperare che, alla scadenza della legislatura, nel 2023, l'epidemia sia alle nostre spalle e non offra pretesti ulteriori per rinviare il rinnovo del Parlamento. A questo proposito ricordiamo che l'art. 60 della Costituzione stabilisce che il Parlamento può essere prorogato solo in caso di guerra ma aggiungiamo anche che questa previsione della nostra Costituzione non è condivisa, per esempio, da quella degli Stati Uniti dove, in piena guerra, si celebrano le elezioni presidenziali e congressuali proprio perché si pensa che, in democrazia, l'ultima parola spetta agli elettori: anche sulla guerra.

Link
[]
L'AVVENIRE DEI LAVORATORI
Periodico socialista fondato 1897.
[]
IL PONTE RIVISTA
Rivista di politica economica e cultura
fondata da Calamandrei
[]
BIBLION EDITORE
Biblion Edizioni, storica casa editrice.
[]
CRITICA LIBERALE - NON MOLLARE
"NON MOLLARE"
Quindicinale on line di Critica Liberale,
la voce del liberalismo progressista in Italia.





Nuova Serie
"La Rivoluzione Democratica"
1, MARZO 2017
Associazione Alleanza Giellista
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
invia a un amico
icona per chiudere
Attenzione!
Non puoi effettuare più di 10 invii al giorno.
Privacy Policy per www.rivoluzionedemocratica.it
Il sito web www.rivoluzionedemocratica.it raccoglie alcuni dati personali degli utenti che navigano sul sito web.

In accordo con l'impegno e l'attenzione che poniamo ai dati personali e in accordo agli artt. 13 e 14 del EU GDPR, www.rivoluzionedemocratica.it fornisce informazioni su modalità, finalità, ambito di comunicazione e diffusione dei dati personali e diritti degli utenti.

Titolare del trattamento dei dati personali
La Rivoluzione Democratica
Via Circondaria, 56
55045 - Firenze Italia


Email: info @rivoluzionedemocratica.it
Telefono: 3934324237

Tipi di dati acquisiti
www.rivoluzionedemocratica.it raccoglie dati degli utenti direttamente o tramite terze parti. Le tipologie di dati raccolti sono: dati tecnici di navigazione, dati di utilizzo, email, nome, cognome, numero di telefono, provincia, nazione, cap, città, indirizzo, ragione sociale, stato, cookie e altre varie tipologie di dati. Maggiori dettagli sui dati raccolti vengono forniti nelle sezioni successive di questa stessa informativa.
I dati personali sono forniti deliberatamente dall'utente tramite la compilazione di form, oppure, nel caso di dati di utilizzo, come ad esempio i dati relativi alle statistiche di navigazione, sono raccolti automaticamente navigando sulle pagine di www.rivoluzionedemocratica.it.

I dati richiesti dai form sono divisi tra obbligatori e facoltativi; su ciascun form saranno indicate distintamente le due tipologie. Nel caso in cui l'utente preferisca non comunicare dati obbligatori, www.rivoluzionedemocratica.it si riserva il diritto di non fornire il servizio. Nel caso in cui l'utente preferisca non comunicare dati facoltativi, il servizio sarà fornito ugualmente da www.rivoluzionedemocratica.it .

www.rivoluzionedemocratica.it utilizza strumenti di statistica per il tracciamento della navigazione degli utenti, l'analisi avviene tramite log. Non utilizza direttamente cookie ma può utilizzare cookie includendo servizi di terzi.

Ciascun utilizzo di cookie viene dettagliato nella Cookie Policy (https://www.rivoluzionedemocratica.it/Informativa-sui-cookies.htm) e successivamente in questa stessa informativa.
L'utente che comunichi, pubblichi, diffonda, condivida o ottenga dati personali di terzi tramite www.rivoluzionedemocratica.it si assume la completa responsabilità degli stessi. L'utente libera il titolare del sito web da qualsiasi responsabilità diretta e verso terzi, garantendo di avere il diritto alla comunicazione, pubblicazione, diffusione degli stessi. www.rivoluzionedemocratica.it non fornisce servizi a minori di 18 anni. In caso di richieste effettuate per minori deve essere il genitore, o chi detiene la patria potestà, a compilare le richieste dati.

Modalità, luoghi e tempi del trattamento dei dati acquisiti
Modalità di trattamento dei dati acquisiti
Il titolare ha progettato un sistema informatico opportuno a garantire misure di sicurezza ritenute adatte ad impedire l'accesso, la divulgazione, la modifica o la cancellazione non autorizzata di dati personali. Lo stesso sistema effettua copie giornaliere, ritenute sufficientemente adeguate in base alla importanza dei dati contenuti.

L'utente ha diritto a ottenere informazioni in merito alle misure di sicurezza adottate dal titolare per proteggere i dati.

Accessi ai dati oltre al titolare
Hanno accesso ai dati personali raccolti da www.rivoluzionedemocratica.it il personale interno (quale ad esempio amministrativo, commerciale, marketing, legale, amministratori di sistema) e/o soggetti esterni (quali ad esempio fornitori di servizi informatici terzi, webfarm, agenzie di comunicazione, fornitori di servizi complementari). Se necessario tali strutture sono nominate dal titolare responsabili del trattamento.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, l'elenco aggiornato dei responsabili del trattamento.

Comunicazione di eventuali accessi indesiderati al Garante della Privacy
Il suddetto sistema informatico è monitorato e controllato giornalmente da tecnici e sistemisti. Ciò non toglie che, anche se ritenuta possibilità remota, ci possa essere un accesso indesiderato. Nel caso in cui questo si verifichi il titolare si impegna, come da GDPR ad effettuarne comunicazione al Garante della Privacy entro i termini previsti dalla legge.

Luoghi di mantenimento dei dati acquisiti
I dati personali sono mantenuti e trattati nelle sedi operative e amministrative del titolare, nonché nelle webfarm dove risiedono i server che ospitano il sito web www.rivoluzionedemocratica.it, o sui server che ne effettuano le copie di sicurezza. I dati personali dell'utente possono risiedere in Italia, Germania e Olanda, comunque in nazioni della Comunità Europea. I dati personali dell'utente non vengono mai portati o copiati fuori dal territorio europeo.

Tempi di mantenimento dei dati acquisiti
Nel caso di dati acquisiti per fornire un servizio all'utente, (sia per un servizio acquistato che in prova) i dati vengono conservati per 24 mesi successivi al completamento del servizio. Oppure fino a quando non ne venga revocato il consenso.

Nel caso in cui il titolare fosse obbligato a conservare i dati personali in ottemperanza di un obbligo di legge o per ordine di autorità, il titolare può conservare i dati per un tempo maggiore, necessario agli obblighi.

Al termine del periodo di conservazione i dati personali saranno cancellati. Dopo il termine, non sarà più possibile accedere ai propri dati, richiederne la cancellazione e la portabilità.

Base giuridica del trattamento dei dati acquisiti
Il titolare acquisisce dati personali degli utenti nei casi sotto descritti.
Il trattamento si rende necessario:
- se l'utente ha deliberatamente accettato il trattamento per una o più finalità;
- per fornire un preventivo all'utente;
- per fornire un contratto all'utente;
- per fornire un servizio all'utente;
- perché il titolare possa adempiere ad un obbligo di legge;
- perché il titolare possa adempiere ad un compito di interesse pubblico;
- perché il titolare possa adempiere ad un esercizio di pubblici poteri;
- perché il titolare o terzi possano perseguire i propri legittimi interessi.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, chiarimenti sulla base giuridica di ciascun trattamento.

Finalità del trattamento dei dati acquisiti
I dati dell'utente sono raccolti dal titolare per le seguenti finalità:

- richiesta informazione da parte dell'utente
- richiesta informazione per servizi
- invio di aggiornamenti
- invio informazioni generiche
- richiesta di contatto da parte dei clienti, per ricevere informazioni

Eventualmente i dati possono essere trattati anche per:
contattare l'utente, statistiche, analisi dei comportamenti degli utenti e registrazione sessioni, visualizzazione contenuti e interazione di applicazioni esterne, protezione dallo spam, gestione dei pagamenti, interazione con social network, pubblicità.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, chiarimenti sulle finalità di ciascun trattamento.

Dettagli specifici sull'acquisizione e uso dei dati personali
Per contattare l'utente
Moduli di contatto
L'utente può compilare il/i moduli di contatto/richiesta informazioni, inserendo i propri dati e acconsentendo al loro uso per rispondere alle richieste di natura indicata nella intestazione del modulo.
Dati personali che potrebbero essere raccolti: CAP, città, cognome, email, indirizzo, nazione, nome, numero di telefono, provincia, ragione sociale.

Per interazione con applicazioni esterne (anche social network)
www.rivoluzionedemocratica.it include nelle sue pagine plugin e/o pulsanti per interagire con i social network e/o applicazioni esterne.
Per quanto riguarda i social network, anche se l'utente non utilizza il servizio presente sulla pagina web, è possibile che il servizio acquisisca dati di traffico.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Facebook: Pulsante "Mi piace" e widget sociali
Fornitore del servizio: Meta Platforms Ireland Limited.
Finalità del servizio: interazione con il social network Facebook
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Stati Uniti e in altri Paesi
Privacy Policy (https://www.facebook.com/privacy/policy)

Twitter: Pulsante "Tweet" e widget sociali
Fornitore del servizio: Twitter, Inc.
Finalità del servizio: interazione con il social network Twitter
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Stati Uniti
Privacy Policy (https://twitter.com/privacy)
Cookie utilizzati (https://help.twitter.com/it/rules-and-policies/twitter-cookies)
Aderente al Privacy Shield

Whatsapp: Pulsante Whatsapp e widget sociali di Whatsapp
Fornitore del servizio: se l'utente risiede nella Regione Europea, WhatsApp Ireland Limited, se l'utente risiede al di fuori della Regione Europea, i Servizi vengono forniti da WhatsApp LLC.
Finalità del servizio: servizi di interazione con Whatsapp.
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Irlanda, le informazioni potrebbero essere trasferite o trasmesse o archiviate e trattate negli Stati Uniti o in altri Paesi terzi al di fuori di quello in cui l'utente risiede.
Privacy Policy (https://www.whatsapp.com/legal/privacy-policy-eea)
Aderente al Privacy Shield

Per statistiche
Questi servizi sono utilizzati dal titolare del trattamento per analizzare il traffico effettuato dagli utenti sul sito web www.rivoluzionedemocratica.it.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Per visualizzare contenuti da siti web esterni
Questi servizi sono utilizzati per visualizzare sulle pagine del sito web contenuti esterni al sito web, con possibilità di interazione.
Anche se l'utente non utilizza il servizio presente sulla pagina web, è possibile che il servizio acquisisca dati di traffico.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Diritti dell'interessato
L'utente possiede tutti i diritti previsti dall'art. 12 del EU GDPR, il diritto di controllare, modificare e integrare (rettificare), cancellare i propri dati personali accedendo alla propria area riservata. Una volta cancellati tutti i dati, viene chiuso l'account di accesso all'area riservata.

Nello specifico ha il diritto di:
- sapere se il titolare detiene dati personali relativi all'utente (art. 15 Diritto all'accesso);
- modificare o integrare (rettificare) i dati personali inesatti o incompleti (Art. 16 Diritto di rettifica);
- richiedere la cancellazione di uno o parte dei dati personali mantenuti se sussiste uno dei motivi previsti dal GDPR (Diritto alla Cancellazione, 17);
- limitare il trattamento solo a parte dei dati personali, o revocarne completamente il consenso al trattamento, se sussiste uno dei motivi previsti dal Regolamento (Art. 18 Diritto alla limitazione del trattamento);
- ricevere copia di tutti i dati personali in possesso del titolare, in formato di uso comune organizzato, e leggibili anche da dispositivo automatico (Art. 20, Diritto alla Portabilità);
- opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati per finalità di marketing, ad esempio opporsi e ricevere offerte pubblicitarie (art. 21 Diritto di opposizione). Si fa presente agli utenti che possono opporsi al trattamento dei dati utilizzati per scopo pubblicitario, senza fornire alcuna motivazione;
- opporsi al trattamento dei dati in modalità automatica o meno per finalità di profilazione (c.d. Consenso).

Come un utente può esercitare i propri diritti
L'utente può esercitare i propri diritti sopra esposti comunicandone richiesta al titolare del trattamento La Rivoluzione Democratica ai seguenti recapiti: info@rivoluzionedemocratica.it; tel. 3312300680.

La richiesta di esercitare un proprio diritto non ha nessun costo. Il titolare si impegna ad evadere le richieste nel minor tempo possibile, e comunque entro un mese.

L'utente ha il diritto di proporre reclamo all'Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali. Recapiti: garante@gpdp.it, http://www.gpdp.it (http://www.gpdp.it).

Cookie Policy
Informazioni aggiuntive sul trattamento dei dati
Difesa in giudizio
Nel caso di ricorso al tribunale per abuso da parte dell'utente nell'utilizzo di www.rivoluzionedemocratica.it o dei servizi a esso collegati, il titolare ha la facoltà di rivelare i dati personali dell'utente. È inoltre obbligato a fornire i suddetti dati su richiesta delle autorità pubbliche.

Richiesta di informative specifiche
L'utente ha diritto di richiedere a www.rivoluzionedemocratica.it informative specifiche sui servizi presenti sul sito web e/o la raccolta e l'utilizzo dei dati personali.

Raccolta dati per log di sistema e manutenzione
www.rivoluzionedemocratica.it e/o i servizi di terze parti (se presenti) possono raccogliere i dati personali dell'utente, come ad esempio l'indirizzo IP, sotto forma di log di sistema. La raccolta di questi dati è legata al funzionamento e alla manutenzione del sito web.

Informazioni non contenute in questa policy
L'utente ha diritto di richiedere in ogni momento al titolare del trattamento dei dati le informazioni aggiuntive non presenti in questa Policy riguardanti il trattamento dei dati personali. Il titolare potrà essere contattato tramite gli estremi di contatto.

Supporto per le richieste "Do Not Track"
Le richieste  "Do Not Track" non sono supportate da www.rivoluzionedemocratica.it.
L'utente è invitato a consultare le Privacy Policy dei servizi terzi sopra elencati per scoprire quali supportano questo tipo di richieste.

Modifiche a questa Privacy Policy
Il titolare ha il diritto di modificare questo documento avvisando gli utenti su questa stessa pagina oppure, se previsto, tramite i contatti di cui è in possesso. L'utente è quindi invitato a consultare periodicamente questa pagina. Per conferma sull'effettiva modifica consultare la data di ultima modifica indicata in fondo alla pagina.
Il titolare si occuperà di raccogliere nuovamente il consenso degli utenti nel caso in cui le modifiche a questo documento riguardino trattamenti di dati per i quali è necessario il consenso.

Definizioni e riferimenti legali
Dati personali (o dati, o dati dell'utente)
Sono dati personali le informazioni che identificano o rendono identificabile, direttamente o indirettamente, una persona fisica e che possono fornire informazioni sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica, ecc.

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Dati di utilizzo
Sono dati di utilizzo le informazioni che vengono raccolte in automatico durante la navigazione di www.rivoluzionedemocratica.it, sia da sito web stesso che dalle applicazioni di terzi incluse nel sito. Sono esempi di dati di utilizzo l'indirizzo IP e i dettagli del dispositivo e del browser (compresi la localizzazione geografica) che l'utente utilizza per navigare sul sito, le pagine visualizzate e la durata della permanenza dell'utente sulle singole pagine.

Utente
Il soggetto che fa uso del sito web www.rivoluzionedemocratica.it.
Coincide con l'interessato, salvo dove diversamente specificato.

Interessato
Interessato è la persona fisica al quale si riferiscono i dati personali. Quindi, se un trattamento riguarda, ad esempio, l'indirizzo, il codice fiscale, ecc. di Mario Rossi, questa persona è l'interessato (articolo 4, paragrafo 1, punto 1), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Responsabile del trattamento (o responsabile)
Responsabile è la persona fisica o giuridica al quale il titolare affida, anche all'esterno della sua struttura organizzativa, specifici e definiti compiti di gestione e controllo per suo conto del trattamento dei dati (articolo 4, paragrafo 1, punto 8), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue). Il Regolamento medesimo ha introdotto la possibilità che un responsabile possa, a sua volta e secondo determinate condizioni, designare un altro soggetto c.d. "sub-responsabile" (articolo 28, paragrafo 2).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Titolare del trattamento (o titolare)
Titolare è la persona fisica, l'autorità pubblica, l'impresa, l'ente pubblico o privato, l'associazione, ecc., che adotta le decisioni sugli scopi e sulle modalità del trattamento (articolo 4, paragrafo 1, punto 7), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

www.rivoluzionedemocratica.it (o sito web)  
Il sito web mediante il quale sono raccolti e trattati i dati personali degli utenti.

Servizio
Il servizio offerto dal sito web www.rivoluzionedemocratica.it come indicato nei relativi termini.

Comunità Europea (o UE)
Ogni riferimento relativo alla Comunità Europea si estende a tutti gli attuali stati membri dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo, salvo dove diversamente specificato.

Cookie
Dati conservati all'interno del dispositivo dell'utente.

Riferimenti legali
La presente informativa è redatta sulla base di molteplici ordinamenti legislativi, inclusi gli artt. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679. Questa informativa riguarda esclusivamente www.rivoluzionedemocratica.it, dove non diversamente specificato.

Informativa privacy aggiornata il 07/10/2022 12:44
torna indietro leggi Privacy Policy per www.rivoluzionedemocratica.it
 obbligatorio
generic image refresh

cookie