"IL PUGNO"
25-06-2017 - STORIE&STORIE
Il pugno chiuso é uno dei simboli piú diffusi nel movimento operaio, sia fra i comunisti che fra i socialisti. Esso appare, ad esempio, sulle tessere del PSI del 1935, del 1951 e del 1972;
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é tuttora adottato, mentre stringe una rosa, dall´Internazionale Socialista, ed é presente nel socialismo francese, in quello spagnolo e in quello portoghese.
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Il pugno chiuso vuole rappresentare l´unitá del proletariato, cioé la sua forza principale nei confronti del padronato.
I lavoratori dunque – glielo insegna l´esperienza – devono essere fortemente uniti, appunto come le dita di una mano chiusa nel pugno, a tutti i livelli di lotta, anche a quello internazionale.
La piú celebre sottolineatura dell´importanza dell´unitá del proletariato la diedero Karl Marx e Friedrich Engels nel loro famoso Manifesto del partito comunista:
„Proletari di tutto il mondo, unitevi!"
Il concetto di unitá é cosí radicato nella psicologia della sinistra italiana, socialista in particolare, che perfino quei partiti e movimenti che sono stati „sensualmente" travolti dall´ebbrezza di quella che Nenni chiamo´ l´orgia delle scissioni, simili a calvi che reclamizzino una brillantina, hanno lanciato appelli e trasmesso messaggi a favore... dell´unitá. Vediamone alcuni casi:
I comunisti, che nel 1921, seguendo le direttive di Mosca, avevano lasciato il PSI, rompendo cosí l´unitá organizzativa della classe operaia italiana, nel febbraio 1924 si diedero un organo di partito denominato... l´Unitá.
Qualcosa di simile accadde nell´ottobre del ´22, quando i riformisti turatiani decisero di fondare un loro partito, che, per non essere da meno, vollero chiamare Partito Socialista... Unitario (PSU), il quale nel 1927 divenne Partito Socialista Unitario dei Lavoratori Italiani (PSULI).
Nel 1942, a Roma, si formo´ Unitá Proletaria (UP), un autonomo movimento socialista antifascista romano, con leader Giuliano Vassalli. Nel 1943 esso confluirá nel PSI, assieme al MUP.
Nel 1943, dunque, confluí nel PSI anche il Movimento di Unitá Proletaria (MUP), guidato da Lelio Basso e in quell´occasione il PSI assunse la nuova denominazione di Partito Socialista Italiano di Unitá Proletaria (PSIUP), che lascerá nel 1947 per riassumere quella tradizionale di PSI.
Nel 1948 la piccola corrente di destra capitanata da Ivan Matteo Lombardo, lascio´ il PSI per fondare, assieme al gruppo di Europa Socialista di Ignazio Silone e agli ex azionisti di Tristano Codignola, l´Unione dei Socialisti (UdS), in concorrenza col PSI e col PSLI. Quest´ultima, successivamente, in vista delle elezioni politiche del 18 aprile 1948, costituí un cartello elettorale coi socialdemocratici del PSLI, che prese il nome di... Unitá Socialista, in forte polemica col PSI.
Nel 1949 una nuova ala destra del PSI, questa volta guidata da Giuseppe Romita, lascio´ il partito e costituí, assieme a vari gruppi autonomisti provenienti dal PSI e dal PSLI, un terzo partito socialista, il Partito Socialista... Unitario (PSU).
Nel marzo 1953, su iniziativa di due deputati ex comunisti, Aldo Cucchi e Valdo Magnani, fu fondata l´Unione Socialista Indipendente (USI), che nel 1957 (a parte Cucchi che, con un suo gruppo, aveva giá aderito al PSDI), confluí nel PSI.
Il 18 aprile 1953 gruppi della sinistra repubblicana e di quella socialdemocratica, guidata da Tristano Codignola, staccatisi dai rispettivi partiti, fondarono... Unitá Popolare (UP), che successivamente, nella sua maggioranta socialista, confluí nel PSI.
Nel 1959 le correnti di sinistra del PSDI, guidate da Mario Zagari e Matteo Matteotti, lasciarono il partito e fondarono il Movimento... Unitario di Iniziativa Socialista (MUIS), che in seguito confluirá nel PSI.
Nel 1964 la corrente di sinistra del PSI, guidata da TullioVecchietti, si scisse dal partito e ne costituí uno proprio, denominato (riprendendo la vecchia sigla) Partito Socialista Italiano di... Unitá Proletaria (PSIUP).
Nel 1972 la maggioranza del PSIUP confluirá nel PCI, la minoranza nel PSI, mentre un terzo gruppo di centro costituirá il Nuovo Partito Socialista Italiano di... Unitá Proletaria (Nuovo PSIUP), poi confluito nel Partito di Unitá Proletaria (PdUP).
Nel 1975 un´ala sinistra del PSDI, guidata da Paolo Pillitteri, si stacco´ dal partito, dando vita ad un altro Movimento... Unitario di Iniziativa Socialista (MUIS), che l´anno seguente confluirá nel PSI.
Un gruppo della sinistra socialdemocratica, con leader Pier Luigi Romita, nel 1989 lascio´ il PSDI e costituí un movimento politico denominato... Unitá e Democrazia Socialista (UDS), che successivamente confluirá nel PSI.
Il 19-10.1990 la Direzione del PSI modifico´ il simbolo del partito: nella corona circolare, in cui campeggiava il garofano rosso, venne inserita, nella parte superiore, la scritta „Unitá Socialista" e, in quella inferiore, la sigla PSI.
In occasione delle elezioni amministrative del 1997 il SI di Enrico Boselli e il PS di Ugo Intini, giá rivali, costituirono un cartello elettorale denominato „Socialisti Italiani... Uniti"
Nel febbraio 2004 sorse un ulteriore soggetto politico denominato Movimento di... Unitá Socialista, con leader Claudio Signorile. Nel settembre 2005 esso confluí nello SDI e quindi nella Rosa nel pugno (SDI+ radicali).
Alle elezioni europee del 13-6-2004 il Nuovo PSI di Gianni De Michelis e il Movimento di Unitá socialista di Claudio Signorile si erano presentati assieme nella lista „Socialisti Uniti per l´Europa"
Il 10-10-2009, da un congresso di fusione tra i „Socialisti autonomisti" di Bobo Craxi e „I Socialisti Italiani" di Saverio Zavettieri nacque un nuovo raggruppamento, che prese il nome di „Socialisti Uniti". Ad eccezione di Craxi, che rientrerá nel PS di Nencini, il movimento, nel novembre 2011, contribuirá al sorgere dei „Riformisti Italiani", guidati da Stefania Craxi.
Non so perché, ma un cosí reiterato attaccamento all´idea di unitá mi ricorda quell´uomo che, per vantare la sua forza di volontá, diceva che smettere di fumare non era poi cosí difficile, come si pensava. Tanto é vero che lui c´era riuscito piú volte.
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é tuttora adottato, mentre stringe una rosa, dall´Internazionale Socialista, ed é presente nel socialismo francese, in quello spagnolo e in quello portoghese.
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Il pugno chiuso vuole rappresentare l´unitá del proletariato, cioé la sua forza principale nei confronti del padronato.
I lavoratori dunque – glielo insegna l´esperienza – devono essere fortemente uniti, appunto come le dita di una mano chiusa nel pugno, a tutti i livelli di lotta, anche a quello internazionale.
La piú celebre sottolineatura dell´importanza dell´unitá del proletariato la diedero Karl Marx e Friedrich Engels nel loro famoso Manifesto del partito comunista:
„Proletari di tutto il mondo, unitevi!"
Il concetto di unitá é cosí radicato nella psicologia della sinistra italiana, socialista in particolare, che perfino quei partiti e movimenti che sono stati „sensualmente" travolti dall´ebbrezza di quella che Nenni chiamo´ l´orgia delle scissioni, simili a calvi che reclamizzino una brillantina, hanno lanciato appelli e trasmesso messaggi a favore... dell´unitá. Vediamone alcuni casi:
I comunisti, che nel 1921, seguendo le direttive di Mosca, avevano lasciato il PSI, rompendo cosí l´unitá organizzativa della classe operaia italiana, nel febbraio 1924 si diedero un organo di partito denominato... l´Unitá.
Qualcosa di simile accadde nell´ottobre del ´22, quando i riformisti turatiani decisero di fondare un loro partito, che, per non essere da meno, vollero chiamare Partito Socialista... Unitario (PSU), il quale nel 1927 divenne Partito Socialista Unitario dei Lavoratori Italiani (PSULI).
Nel 1942, a Roma, si formo´ Unitá Proletaria (UP), un autonomo movimento socialista antifascista romano, con leader Giuliano Vassalli. Nel 1943 esso confluirá nel PSI, assieme al MUP.
Nel 1943, dunque, confluí nel PSI anche il Movimento di Unitá Proletaria (MUP), guidato da Lelio Basso e in quell´occasione il PSI assunse la nuova denominazione di Partito Socialista Italiano di Unitá Proletaria (PSIUP), che lascerá nel 1947 per riassumere quella tradizionale di PSI.
Nel 1948 la piccola corrente di destra capitanata da Ivan Matteo Lombardo, lascio´ il PSI per fondare, assieme al gruppo di Europa Socialista di Ignazio Silone e agli ex azionisti di Tristano Codignola, l´Unione dei Socialisti (UdS), in concorrenza col PSI e col PSLI. Quest´ultima, successivamente, in vista delle elezioni politiche del 18 aprile 1948, costituí un cartello elettorale coi socialdemocratici del PSLI, che prese il nome di... Unitá Socialista, in forte polemica col PSI.
Nel 1949 una nuova ala destra del PSI, questa volta guidata da Giuseppe Romita, lascio´ il partito e costituí, assieme a vari gruppi autonomisti provenienti dal PSI e dal PSLI, un terzo partito socialista, il Partito Socialista... Unitario (PSU).
Nel marzo 1953, su iniziativa di due deputati ex comunisti, Aldo Cucchi e Valdo Magnani, fu fondata l´Unione Socialista Indipendente (USI), che nel 1957 (a parte Cucchi che, con un suo gruppo, aveva giá aderito al PSDI), confluí nel PSI.
Il 18 aprile 1953 gruppi della sinistra repubblicana e di quella socialdemocratica, guidata da Tristano Codignola, staccatisi dai rispettivi partiti, fondarono... Unitá Popolare (UP), che successivamente, nella sua maggioranta socialista, confluí nel PSI.
Nel 1959 le correnti di sinistra del PSDI, guidate da Mario Zagari e Matteo Matteotti, lasciarono il partito e fondarono il Movimento... Unitario di Iniziativa Socialista (MUIS), che in seguito confluirá nel PSI.
Nel 1964 la corrente di sinistra del PSI, guidata da TullioVecchietti, si scisse dal partito e ne costituí uno proprio, denominato (riprendendo la vecchia sigla) Partito Socialista Italiano di... Unitá Proletaria (PSIUP).
Nel 1972 la maggioranza del PSIUP confluirá nel PCI, la minoranza nel PSI, mentre un terzo gruppo di centro costituirá il Nuovo Partito Socialista Italiano di... Unitá Proletaria (Nuovo PSIUP), poi confluito nel Partito di Unitá Proletaria (PdUP).
Nel 1975 un´ala sinistra del PSDI, guidata da Paolo Pillitteri, si stacco´ dal partito, dando vita ad un altro Movimento... Unitario di Iniziativa Socialista (MUIS), che l´anno seguente confluirá nel PSI.
Un gruppo della sinistra socialdemocratica, con leader Pier Luigi Romita, nel 1989 lascio´ il PSDI e costituí un movimento politico denominato... Unitá e Democrazia Socialista (UDS), che successivamente confluirá nel PSI.
Il 19-10.1990 la Direzione del PSI modifico´ il simbolo del partito: nella corona circolare, in cui campeggiava il garofano rosso, venne inserita, nella parte superiore, la scritta „Unitá Socialista" e, in quella inferiore, la sigla PSI.
In occasione delle elezioni amministrative del 1997 il SI di Enrico Boselli e il PS di Ugo Intini, giá rivali, costituirono un cartello elettorale denominato „Socialisti Italiani... Uniti"
Nel febbraio 2004 sorse un ulteriore soggetto politico denominato Movimento di... Unitá Socialista, con leader Claudio Signorile. Nel settembre 2005 esso confluí nello SDI e quindi nella Rosa nel pugno (SDI+ radicali).
Alle elezioni europee del 13-6-2004 il Nuovo PSI di Gianni De Michelis e il Movimento di Unitá socialista di Claudio Signorile si erano presentati assieme nella lista „Socialisti Uniti per l´Europa"
Il 10-10-2009, da un congresso di fusione tra i „Socialisti autonomisti" di Bobo Craxi e „I Socialisti Italiani" di Saverio Zavettieri nacque un nuovo raggruppamento, che prese il nome di „Socialisti Uniti". Ad eccezione di Craxi, che rientrerá nel PS di Nencini, il movimento, nel novembre 2011, contribuirá al sorgere dei „Riformisti Italiani", guidati da Stefania Craxi.
Non so perché, ma un cosí reiterato attaccamento all´idea di unitá mi ricorda quell´uomo che, per vantare la sua forza di volontá, diceva che smettere di fumare non era poi cosí difficile, come si pensava. Tanto é vero che lui c´era riuscito piú volte.
Fonte: di FERDINANDO LEONZIO