LUTTO
24-03-2020 - LA REDAZIONE
Il 15 marzo ci ha lasciato il compagno Dario Allamano, stroncato a Torino da uno di quei mali che non lasciano scampo. Era nato il 15 marzo 1952. Con Dario se ne va un compagno socialista, fedele militante, fino all'ultimo, negli ideali di una vita. Era stato sindacalista e gli era rimasto il gusto per la concretezza dei problemi e, naturalmente, per la lotta, l'impegno, con una passione a volte contagiante. Con tenacia aveva cercato in tutti i modi e passando per vari tentativi di riannodare le file di un movimento disperso, di rimettere insieme i tanti sparsi circoli socialisti presenti in Italia, soprattutto quelli del Nord Italia, con un lavoro tenace, cercando di salvare e rilanciare quanto ancora di vivo del socialismo italiano agiva sul territorio. Insomma, cercando di fare corpo o massa critica, come dir si voglia.
Con Dario, per un lungo percorso, abbiamo condiviso l'idea che il socialismo italiano non dovesse essere dato per morto e che bisognasse farlo vivere dopo la tragedia che l'aveva colpito all'inizio degli anni '90. Si trattò di un lungo e impegnativo lavoro anche organizzativo. A un certo punto, però, prendemmo strade diverse per non essere stati capaci di arrivare a una sintesi tra due visioni contrastanti del da farsi pur essendo, naturalmente, d'accordo sull'istanza di fondo. Ne prendemmo atto; non ci furono polemiche ne strascichi personali; quando, tempo fa, ci incontrammo per caso a Torino - si era nei pressi della stazione di Porta Susa - ci abbracciammo con affetto e amicizia.
In noi il suo ricordo è vivo come il nostro dolore.
Ciao, compagno Dario; la terra ti sia lieve.
Fonte: P.B.