NOTA DI LETTURA “SOCIALISMO UNA REALTA’ DI TUTTI”
23-10-2018 - CRONACHE SOCIALISTE
Il Manifesto del Socialismo recentemente elaborato da Manuel Santoro porta con se’ numerosi spunti di riflessione che, in questo clima di sbandamento politico e sociale, sono preziosi per cercare di avviare una discussione sul futuro della Sinistra e del Socialismo in modo particolare. Non ci si può fermare lì !
Il documento ambizioso, seppur eccessivamente anacronistico, è condivisibile in alcune sue parti anche per lo struggente entusiasmo che, purtroppo ormai, non si nota nelle forze politiche attuali. Certamente la feroce critica politica al Partito Democratico, il cui unico obiettivo realizzato è stato quello di distruggere la sinistra nel nostro Paese in favore del caos e dell’aumento impressionante dell’astensionismo dalla politica; è assai apprezzabile. Sicuramente molto attuale è la preoccupazione che il Manifesto solleva nei confronti di una certa politica che ignora l’importanza nella nostra Democrazia della rappresentanza istituzionale. Importante, poi, è l’accento che questo rivolge all’educazione ed agli strumenti per far crescere quanti intendono dedicarsi alla causa socialista ed alla sua comunità politica. I modelli che propone (comprese le scuole di partito, in assenza di un vero e proprio partito politico) sono, però, un po’ vetusti, come lo è il linguaggio con il quale affronta tutta la tematica politica. Ed in effetti leggendo il lungo testo, si ha l’impressione che sia stato elaborato non tenendo conto del progresso che la società mondiale ha subito da Marx ad oggi. Nel bene e nel male la comunità si è evoluta e con essa anche la politica e l’economia; non si possono quindi affrontare i problemi enormi dell’oggi con proposte eccessivamente ingessate ai modelli di ieri.
L’analisi delle criticità è senz’altro giusta, anche se nel 2018 è curioso (forse un po’ troppo nostalgico) sentir parlare di borghesia e proletariato, va attualizzato il percorso per cercare di risolverle.
Probabilmente sarà necessario riflettere sul tono perentorio con cui si impartiscono giudizi verso tutta la sinistra, cercando invece di accendere la discussione e soprattutto il confronto con i vari attori che fanno parte della galassia socialista e della Sinistra in generale. Proprio in onore del nome del gruppo politico promotore di questo appello: Convergenza Socialista (le cui adesioni tuttavia non sono note) si dovrebbe tentare di estendere il ragionamento al maggior numero di parsone possibili, ognuna capace di portare il proprio contributo. I tempi forse sono maturi per proporre all’attenzione della politica un nuovo socialismo, che non potrà prescindere dal Socialismo Liberale in una concezione di Socialismo nella libertà.
Invece, anche per la forma con il quale è scritto talvolta in prima persona talaltra in terza persona, si ha la sensazione che non ci sia spazio per la discussione e per un confronto di idee. In questo particolare momento storico dove esistono forze che combattono la democrazia rappresentativa, i luoghi di discussione, i soggetti aggregativi; questo diventa un grosso limite politico. L’Europa vive un momento di transizione dove tutti i punti di riferimento politico sembrano crollare sotto il peso dell’indifferenza che è capace di costruire solo muri di terrore e razzismo. Affidarsi a schemi ideologici rigidi non aiuta il necessario e difficile processo di costruzione di una società politica equa, democratica, di Sinistra di cui invece la collettività ha tanto bisogno.
Fonte: di ERNESTO RICCI