"ANCORA SU NEXT GENERATION EU E DINTORNI"
26-01-2021 - IL SOCIALISMO NEL MONDO
Mentre scriviamo è ancora incerto l’esito del confronto, all’interno del governo, fra il presidente del Consiglio Conte e il leader di Italia viva, Matteo Renzi.
Vediamo di fare un po’ di chiarezza. Lo scontro si è acceso quando il governo è stato accusato da Renzi di trovarsi in una fase di stallo su più fronti mentre le conseguenze della situazione che stiamo vivendo – tra pandemia e crisi economica – hanno investito nel profondo il paese.
Non c’è dubbio che la figura di Matteo Renzi sia divisiva: si può amarlo o detestarlo ma non può lasciare indifferenti; già in passato le sue iniziative politiche hanno suscitato risposte ferme da parte dei suoi oppositori e tuttavia, in questo frangente è difficile dargli torto nel merito. Altro discorso è immaginare o, ancor più, condividere le ragioni più recondite di questo suo atteggiamento. Potremmo dire, utilizzando una nota immagine, che Renzi può essere paragonato agli orologi rotti che, seppur non funzionanti, segnano, tuttavia, due volte al giorno l’ora esatta.
L’insistenza sul punto dell’esasperante lentezza del governo nell’affrontare i problemi non può che trovarci d’accordo. La vicenda della presentazione dei progetti per l’impiego dei finanziamenti derivanti dal piano Next Generation EU e la loro gestione è, a tal proposito, emblematica. Si voleva, in un primo momento, costituire uno strumento ad hoc allo scopo di escludere le tecnostrutture ministeriali mentre sembra che adesso si sia costruito un consenso intorno all’ipotesi di suddividere le responsabilità tra un’autorità politica ben definita e una snella struttura di missione.
Molti altri sono, però, i dossier su cui il governo prende colpevolmente tempo; tra questi vi sono affari di grande rilievo come la soluzione dei casi Alitalia e Autostrade o la scelta di abbracciare l’ipotesi del Mes cosiddetto “sanitario”.
Il logoramento progressivo della coalizione di governo di cui pronubo è stato lo stesso Renzi, non fa il gioco dell’Italia il cui capitale, ora più che mai, è rappresentato dalla sua credibilità internazionale per la quale è pronto ad attivarsi anche il presidente Mattarella con la consueta moral suasion.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che il nostro paese, da gennaio a ottobre 2021 presiederà il G 20, un forum internazionale in cui saranno discussi problemi economici, demografici, climatici, legati alla sicurezza alimentare e allo sviluppo sostenibile per cercare di ridisegnare le coordinate del futuro. Sarebbe imperdonabile sprecare quest’occasione per beghe di cortile.
Fonte: di ANDREA BECHERUCCI