23 Novembre 2024

"GRO HARLEM BRUNDTLAND"

Per le ragazze e le donne, i grandi progressi che abbiamo fatto negli ultimi decenni non sono sufficienti. Finché tutti noi non condivideremo le stesse opportunità – ottenere un'istruzione, lavorare, guidare – non potremo mai veramente prosperare.

GRO HARLEM BRUNDTLAND


Il Partito Laburista (AP) norvegese [1] fu fondato ad Arendal, il 21 agosto 1887, nel corso di una riunione di 29 leader locali, che rappresentavano 19 associazioni proletarie sparse nel Paese. Il primo e più numeroso di questi gruppi era quello fondato a Drammen il 27 dicembre 1848 dal giornalista e scrittore Marcus Thrane (1817-1990), che contava ben 30.000 membri. Il primo presidente del partito laburista fu il segantino Anders Andersen (1846-1931).
Le prime elezioni col suffragio universale maschile [2] si tennero nel 1900, ma il Partito Laburista, benché avesse raggiunto il 16 % dei voti, non ottenne allora alcun rappresentante nello Starting [3]. Ma nel 1903 ruscì ad eleggere quattro parlamentari. Da allora l'ascesa dell'AP fu inarrestabile, fino a diventare, al di là delle oscillazioni elettorali, il primo partito del Paese.

Il Partito Laburista è un partito socialdemocratico costruito sui valori di libertà, uguaglianza e solidarietà. Il movimento operaio è cresciuto in una società di classe con difficoltà, povertà e democrazia limitata. Il nostro movimento è nato per necessità e nella lotta contro l'ingiustizia. Abbiamo capito che insieme diventiamo più forti. Da ciò è cresciuta la nostra fiducia nella comunità e nei valori fondamentali su cui si basa la socialdemocrazia. Questi valori sono stati e sono il fondamento della politica del Partito Laburista. (Dal sito del Partito Laburista)

Gro Harlem, prima di tre figli [4], nata a Oslo il 20 aprile 1939, si può dire che abbia vissuto tutta la sua vita nelle file del partito laburista e con gli ideali di libertà e di giustizia propri di questo partito. Suo padre era il famoso specialista di medicina riabilitativa Gudmond Harlem [5], fervente laburista, che fu ministro prima degli Affari Sociali e poi della Difesa; la madre, Inga Margareta Elisabet Brynolf, figlia di due avvocati svedesi, era una socialista radicale.
Nella loro casa, dunque, si respirava aria progressista, ispirata ai principi di uguaglianza, in particolare di genere. Questa atmosfera di libertà e di democrazia, fondata sui principi della dignità umana, sull'uguaglianza fra uomini e donne, su una società più giusta, non poteva non influire sulla formazione di Gro.
Durante l'occupazione nazista della Norvegia il padre, che aveva aderito alla Resistenza, accompagnò la famiglia nella neutrale Svezia, dove Gro passò molto tempo.
Tornati a Oslo, all'età di sette anni essa fu iscritta alla sezione per bambini del Partito Laburista norvegese. Quando ne aveva 10 il padre si recò a New York, per ritirare il Premio Rockfeller per la medicina riabilitativa, portandosi dietro tutta la famiglia; successivamente si spostò in Egitto, come rappresentante dell'ONU.
Questi continui spostamenti influirono notevolmente sulla formazione della mentalità internazionalista di Gro.
Durante gli studi secondari la giovane Gro partecipò alla fondazione dell'Associazione degli Studenti Socialisti. Volendo seguire la vocazione del padre, si iscrisse poi alla facoltà di Medicina dell'Università di Oslo, dove aderì all'Unione degli Universitari Laburisti; lì conobbe il politologo Arne Olav Brundtland (n.1936).

Nel 1960 i due si sposarono e da allora la giovane Gro sarà conosciuta come Gro Harlem Brundtland. Nonostante Arne fosse un conservatore, la loro é un'unione felice, giacché il marito ha sempre psicologicamente sostenuto Gro nel corso della sua carriera e non si è mai tirato indietro nell'espletamento delle faccende domestiche. In seguito egli scriverà due libri sulla moglie: Sposato con Gro (1996) e Ancora sposato con Gro (2003) [6].
Nel 1963 Gro si laureò in medicina [7] e nel 1965, avendo vinto una borsa di studio, si specializzò ad Harvard in Sanità Pubblica. Aveva allora 25 anni ed era la più giovane del suo gruppo, ma in USA ebbe la possibilità di conoscere medici ed esperti provenienti da tutto il mondo, con culture e religioni diverse, ciascuno con la propria sapienza ed esperienza. Quest'ultimo periodo avrà perciò un'influenza fondamentale per rafforzare e approfondire il suo impegno internazionale.

Dal 1966 al 1969 lavorò alle dipendenze dell'Amministrazione centrale norvegese della Salute; nel 1969 fu nominata consulente capo del servizio sanitario scolastico del comune di Oslo. Intanto non trascurava la sua partecipazione alle attività del Partito Laburista, dove la stima e l'ammirazione per lei e per il suo intenso impegno professionale crescevano sempre più.
Le elezioni del 10 settembre 1973, dopo quattro anni di opposizione, riportarono al governo il Partito Laburista (62 seggi su 150), anche grazie alla presenza, nello Storting di ben 16 deputati della Federazione Elettorale Socialista [8].

Sicché, il 6 settembre 1974, in seguito a un rimpasto del governo, il Primo Ministro laburista di allora, Trygve Bratteli [9], la nominò Ministro dell'Ambiente. Bratteli si ritirò il 15 gennaio 1975, dimettendosi da leader del partito e da Capo del governo norvegese. Al governo gli successe il suo collega laburista Odvar Nordli (1927-2018).

Brudtland rimase al suo posto di Ministro dell'Ambiente e, in occasione del congresso laburista del 1975, fu eletta viceleader del partito, con nuovo leader lo scrittore e diplomatico Reiulf Steen (1933-2014).

Le elezioni del 12 settembre 1977 segnarono una doppia vittoria in casa laburista: il partito conseguì una schiacciante affermazione (75 eletti su 155) e l'elezione allo Storting, per la prima volta, di Gro Harlem Brundtland. Il Partito Socialista di Sinistra (SV) [10], alla sua prima prova elettorale, riuscì ad eleggere solo 2 rappresentanti.

Tuttavia Gro, già molto provata dalla perdita del figlio minore, avvenuta l'anno precedente, si dimise da ministro l'8 ottobre 1979, cioè prima della fine della legislatura, pare per favorire il ricambio nel partito.
Aveva comunque capito che tra salute pubblica e ambiente c'è uno stretto legame. Se lo sviluppo economico è strettamente legato alla salvaguardia dell'ambiente, anche quest'ultimo è strettamente legato alla salute delle persone e a ciò che può pregiudicarla, in primo luogo la povertà:

Non può esserci crescita reale senza popolazioni sane. Nessuno sviluppo sostenibile senza combattere le malattie e la malnutrizione. Nessuna sicurezza internazionale senza l'assistenza ai paesi in crisi. E nessuna speranza per la diffusione della libertà, della democrazia e della dignità umana a meno che non trattiamo la salute come un diritto umano fondamentale.

Memorabili, in quel periodo, anche le sue battaglie per il congedo di gravidanza retribuito e per il ruolo delle donne nella società. Il premier Nordli, invece, si dimise nel 1981, per motivi di salute, prima della fine della legislatura; il 4 febbraio di quell'anno Gro Brundtland gli successe come Primo Ministro (4-1-1981), essendo stata indicata (4-1-1981) dal suo partito per ricoprire tale ruolo. Due mesi dopo l'instancabile e appassionata Gro sostituì anche Steen alla guida del partito.
Era la persona più giovane e la prima donna a ricoprire quelle cariche in Norvegia. Biglietto da visita del suo governo era la forte presenza, nel suo seno, di donne (8 Su 17 ministri).
Ma il suo governo durò appena 9 mesi, fino al 14 ottobre 1981, in quanto le elezioni politiche del 14 settembre 1981, in cui il Partito Laburista era sceso a 66 seggi su 155 (coi 4 dello SV la sinistra arrivava a 70), consegnarono la maggioranza dello Storting alla coalizione conservatrice, che ne aveva ottenuto 79. Negli anni '80 Gro fece parte della Commissione Palme sui problemi del disarmo e della sicurezza [11]. Nel 1983 fu nominata dal Segretario generale delle Nazioni Unite Javier Pérez de Cuellar, presidente della Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo, che aveva l'obiettivo di elaborare un'“agenda globale per il cambiamento”.
I lavori della Commissione si conclusero nel 1987 con la pubblicazione di un documento intitolato Il nostro comune futuro, il cosiddetto Rapporto Brudtland[12].
In esso si supera la tradizionale separazione tra il problema dello sviluppo economico, inteso solo come crescita economica e quello della salvaguardia dell'ambiente, inteso come ideale ambientalista, che invece sono considerati strettamente connessi:
Lo sviluppo non può infatti sussistere se le risorse ambientali sono in via di deterioramento, così come l'ambiente non può essere protetto se la crescita non considera l'importanza anche economica del fattore ambientale. Si tratta, in breve, di problemi reciprocamente legati in un complesso sistema di causa ed effetto, che non possono essere affrontati separatamente, da singole istituzioni e con politiche frammentarie” (dal Rapporto Brundtland).
Vi si introduce, invece il concetto di sviluppo sostenibile, efficacemente definito come quello sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. Esso comporta la riduzione della povertà, la parità di genere e la redistribuzione della ricchezza.

Alle elezioni parlamentari del 9 settembre 1985 i laburisti consolidarono la loro forza parlamentare (71 rappresentanti su 157) [13], ma i conservatori, benché in calo, riuscirono a rimanere al governo, grazie al sostegno del piccolo Partito del Progresso.
Quando, però, meno di un anno dopo, lo Storting approvò una mozione di sfiducia contro misure governative ritenute troppo restrittive, il governo di centro-destra fu costretto a dimettersi e il 9 maggio 1986 il Re Olav V nominò a capo del governo Gro Brundtland, in quanto leader del partito di maggioranza relativa.
Due anni dopo venne conferito alla premier norvegese il Premio Indira Gandhi per la pace, il disarmo e lo sviluppo, prestigioso riconoscimento assegnato annualmente [14] a personaggi o organizzazioni, per l'attività da essi svolta in direzione della pace nel mondo, dello sviluppo, della libertà.
Il secondo governo Brudtland ebbe una durata più lunga del precedente, cioè fino alla scadenza naturale della legislatura e quindi alle elezioni politiche dell'11 settembre 1989, quando i laburisti dovettero registrare un forte calo (63 rappresentanti su 165), probabilmente a causa dell'avanzata del Partito Socialista di Sinistra (SV), che aveva conquistato ben 17 seggi; per cui, il 16 ottobre successivo il potere tornò nelle mani del centro-destra.
Tredici mesi dopo, però, il ritiro dalla coalizione del Partito di Centro determinò la caduta del governo e, la Brudtland, il 3 novembre 1990 ottenne il terzo mandato e tornò al governo, a capo di un monocolore laburista. Nel 1992 Gro lasciò la guida del partito a Thorbjorn Jagland (n. 1950).
Dalle elezioni del 13 settembre 1993 scaturì uno Storting numericamente contraddittorio, in cui, benché la sinistra non arrivasse alla maggioranza assoluta di 83 rappresentanti (i laburisti avevano ottenuto 67 seggi su 165, i socialisti di sinistra 13 e Alleanza Popolare, un piccolo partito di sinistra, 1), non c'era possibilità di altre coalizioni alternative. Il governo Brundtland rimase dunque in carica.
Nel 1993 esso si fece promotore di colloqui di pace tra il governo di Israele, allora guidato dal laburista Yizchak Rabin [15] e l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), guidata da Yasser Arafat che culminarono negli “Accordi di Oslo” [16].
Nel 1994 Gro ricevette il Premio internazionale Carlo Magno, che la città di Aquisgrana assegna annualmente alle personalità che si sono battute per l'unificazione europea.
Nell'ottobre 1996 la statista norvegese improvvisamente annunciò la sua volontà di dimettersi e segnalò al Re, come suo successore al governo, il leader del partito Jagland, che entrò in carica il 25 ottobre 1996. Dal 1996 la Brudtland fa parte del Consiglio delle donne leader nel mondo, a cui aderiscono donne capi di stato o di governo, in carica o ex. Il Consiglio persegue il fine di supportare la presenza femminile in politica e promuovere l'alleanza di genere [17].
Alle elezioni del 15 settembre 1997 Gro non si ricandidò, volendo lasciare la politica norvegese [18]. Probabilmente stava riaffiorando in lei l'antico amore per la medicina sociale. Nel 1998 fu eletta Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) [19], carica di cui prese possesso il 13 maggio 1998 e che tenne fino al 21 luglio 2003.
Gro, nell'espletamento delle sue funzioni, mise in campo tutta l'esperienza accumulata come medico, politico, ambientalista e organizzatrice:
C'è una connessione molto stretta tra l'essere un medico e un politico. Il medico cerca di prevenire la malattia, poi cerca di curarla se si presenta. È esattamente lo stesso di quello che cerchi di fare come politico, ma per quanto riguarda la società.

Non mancò di ispirare la sua azione anche allo spirito internazionalista e socialista che aveva acquisito fin da piccola:

Migliorare la vita delle persone fa la linea di fondo. Il modo in cui noi, come comunità internazionale, lavoriamo per affrontare le crisi attuali e prevenire quelle future, determinerà se riusciremo o meno nel nostro sforzo condiviso per promuovere lo sviluppo globale, la sicurezza e la pace.


Questo, in sintesi il suo progetto:

Persone sane, pianeta sano. Pianeta sano, persone sane. Funziona in entrambi i modi.


E i risultati non mancarono. Furono avviati programmi contro la malaria, la tubercolosi, l'AIDS, le malattie croniche e la malnutrizione. Memorabili l'impegno, rapido ed efficace, profuso per impedire la diffusione del virus SARS e quello nella lotta contro il tabagismo, che porterà alla “Convenzione per la lotta al tabagismo”, primo trattato internazionale al mondo sulla tutela della salute pubblica [20], che mira a salvaguardare - a livello sanitario, sociale, ambientale ed economico - le generazioni presenti e future dalle conseguenze devastanti del consumo di tabacco e dell'esposizione al fumo di tabacco.
Il 27 giugno 2001 Brundtland ricevette il World Ecology Award, assegnato ogni anno a persone che si sono particolarmente distinte in campo ecologico [21].
Dal 2001 fa parte del Club di Madrid, un'organizzazione composta da capi o ex capi di stato o di governo, creata per promuovere e formulare proposte per il rafforzamento della democrazia nel mondo. Fra i componenti [22] non mancano le donne socialiste, come Michelle Bachelet (Cile), Elena Clark (Nuova Zelanda), Tarja Halonen (Finlandia), Micheline Calmy-Rey (Svizzera), Roza Otunbayeva (Kirghizistan), Johanna Siguroardottir (Islanda), Helle Thorning-Schmidt (Danimarca).
Nel 2003 l'instancabile Brundtland fu chiamata a far parte del Gruppo di Personalità di Alto livello su Minacce, Sfide e Cambiamento [23], che aveva il compito di redigere proposte su argomenti di fondamentale importanza, come povertà, malattie infettive, deterioramento ambientale, violenza civile e terrorismo, armi di distruzione di massa, non proliferazione nucleare. Il Gruppo presentò il suo rapporto, intitolato Un mondo più sicuro: la nostra responsabilià condivisa, contenente oltre cento “raccomandazioni” il 1° dicembre 2004.
Intanto Gro continuava a viaggiare, tenendo conferenze, rilasciando interviste, scrivendo per portare avanti le tematiche a lei care: cambiamento climatico, mondo piú sano e istruito, sviluppo sostenibile.

Il 1° maggio 2007 il Segretario dell'ONU Ban Ki-moon le affidò un lavoro delicato, che durerà fino al 2009, nominandola Inviato speciale delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico, assieme all'ex Presidente dell'Assemblea Generale dell'ONU, il sudcoreano Han Seung Soo e all'ex Presidente del Cile, Ricardo Lagos.

Ancora nel 2007 la ritroviamo nel prestigioso gruppo degli Elders (Anziani o saggi), un gruppo indipendente di eminenti leader globali, annunciato il 18 luglio 2007 da Nelson Mandela (Premio Nobel per la pace 1993), che offrono la loro influenza ed esperienza collettiva per sostenere la costruzione della pace, aiutare ad affrontare le principali cause di sofferenza umana, come i cambiamenti climatici, la povertà, le guerre. Gro si impegnò molto in questa attività, recandosi a Cipro, in Corea, Etiopia, India, Medio Oriente. Nel periodo 2013-2018 sarà vicepresidente del Gruppo.

Nell'agosto 2010 Ban Ki-moon, la chiamò a far parte dell'High Level Global Sustainability Panel [24], una commissione di 22 esperti e leader politici, co-presieduta dalla Presidente della Finlandia, la socialista Tarja Halonen e dal Presidente sudafricano Jacob Zuma, avente lo scopo di formulare un nuovo progetto di fronte alle sfide che il pianeta deve affrontare. Insomma, era una specie di seguito del “Rapporto Brudtland”. La relazione finale conteneva 56 “raccomandazioni” concrete.

Il 22 luglio 2011 la Brudtland sfuggí per un soffio a un attentato: si era infatti recata nell'isola di Utoya, dove si teneva l'annuale campo estivo di formazione, per parlare ai ragazzi della Lega della Gioventú Laburista, poche ore prima che un terrorista neonazista mettesse in atto la terribile strage di Utoya, conclusasi con il tragico bilancio di 69 morti e 110 feriti, tutti ragazzi fra i 14 e i 20 anni [25].
Nel periodo 2018-2021 è stata co-presidente del Global Preparedness Monitoring Board (GPMB) [26], nominato dal Direttore Generale dell'OMS e dal Presidente della Banca Mondiale, un organismo avente il compito di fornire una valutazione indipendente e completa per una maggiore preparazione e capacità di risposta per focolai di malattie e altre emergenze con conseguenze sulla salute. (dal sito del GPMB).

Gro è componente del consiglio di amministrazione della Fondazione delle Nazioni Unite, avviata nel 1998 dal filantropo americano Ted Turner con una donazione di un miliardo di dollari, per sostenere l'ONU nelle sue iniziative a favore della salute infantile, dei diritti delle donne, dello sviluppo sostenibile.

Gro fa pure parte del movimento per una Copertura sanitaria universale (UHC), un organismo fondato sul principio che tutti gli individui e le comunità devono poter avere accesso a servizi sanitari di qualità, senza incontrare ostacoli in tal senso per difficoltà finanziarie.

Socialismo, femminismo [27], istruzione, salute, ambientalismo, sviluppo sostenibile, lotta alla povertà, giustizia sociale, pace, disarmo, cooperazione internazionale: in tutti i campi in cui questa donna straordinaria si è impegnata, ha avuto un ruolo fondamentale che ha svolto con passione, determinazione e concretezza, così da farle ampiamente meritare l'appellativo con cui è conosciuta in patria: Madre della Nazione.

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[1] Esso era stato inizialmente denominato Partito Laburista Norvegese. Nel 2010 è divenuto semplicemente Partito Laburista (AP).

[2] Il suffragio universale maschile era stato introdotto nel 1898 per gli uomini di età superiore ai 25 anni. Il suffragio femminile sarà invece introdotto nel 1907.

[3] Lo Starting é il Parlamento unicamerale norvegese; le elezioni politiche si tengono ogni 4 anni, nel mese di settembre.

[4] Gli altri due erano il fratello Lars (1946-2022), ingegnere meccanico, e la sorella Hanne (n.1964), Ministro della Giustizia nel 2000-01.

[5] Gudmund Harlem (1917-1988) fu anche consigliere comunale laburista di Oslo, membro del Comitato Centrale della Lega della Gioventù Laburista e del Consiglio dell'Unione Internazionale della Gioventù Socialista.

[6] La coppia avrà quattro figli.

[7] Nel corso della sua carriera Gro Harlem Brundtland riceverà lauree honoris causa da varie università: Oxford (RU), Harward (USA), Zale (USA), Città del Capo (Sudafrica), Aveiro (Portogallo), All'India Institute (India).

[8] La Federazione Elettorale Socialista era un cartello elettorale, fondato nel 1973, fra vari gruppi di sinistra, che altrimenti, singolarmente, non avrebbero ottenuto alcun seggio allo Storting: il Partito Socialista del Popolo, il più importante, fondato nel 1961 da ex laburisti contrari alla NATO; il Partito Comunista di Norvegia, nato nel 1923 dalla scissione dell'ala filosovietica del Partito Laburista; Socialisti Democratici- AIK, fondato nel 1972 da laburisti contrari all'ingresso nella Comunità Europea; socialisti indipendenti.

[9] Trygve Martin Bratteli (1910-1984) era un fervente e coerente socialista. Nel 1942 era stato arrestato dai nazisti e portato in vari campi di concentramento, da cui fu liberato il 5-4-1945 grazie alla Croce Rossa svedese.

[10] Il Partito Socialista di Sinistra, ecosocialista e femminista, era stato fondato nel 1975 dalla confluenza degli stessi gruppi che avevano costituito l'Alleanza Elettorale Socialista, con eccezione del Partito Comunista di Norvegia.

[11] Olov Palme (1927-1986), prestigioso leader del socialismo svedese e internazionale, e attivo pacifista, fu due volte Primo Ministro della Svezia. Mentre era in carica fu assassinato, la sera del 28-2-1986, in seguito a un attentato, mentre usciva da un cinema, assieme alla moglie.

[12] Le raccomandazioni del rapporto spinsero la comunità internazionale verso il “Vertice della Terra delle Nazioni Unite”, tenuto a Rio de Janeiro nel 1992.

[13] Il Partito Socialista di Sinistra ottenne 6 seggi.

[14] Il premio è assegnato dall'Indira Gandhi Memorial Trust, composto da importanti personalità indiane e internazionali.

[15] Rabin (1922-1995), il suo ministro degli Esteri, anch'egli laburista, Shimon Peres (1923-2016) e Yasser Arafat (1929-2004) per questi accordi furono insigniti del Premio Nobel per la Pace 1994. Rabin fu assassinato a Tel Aviv la sera del 4-11-1995 da un estremista di destra contrario agli Accordi di Oslo.

[16] Gli accordi di Oslo portarono al reciproco riconoscimento di Israele e dell'OLP e alla creazione dell'Autorità Palestinese, come inizio di un processo volto a raggiungere un trattato di pace.

[17] In questo campo il Partito Laburista norvegese può ormai considerarsi all'avanguardia delle organizzazioni politiche del movimento operaio: Nel partito laburista, tutti gli uffici, i comitati e le nomine del partito devono avere una rappresentanza del 50% di entrambi i sessi. Ciò vale anche per le liste pubbliche e le nomine (dal sito dell'AP).

[18] Il Partito Laburista ottenne 65 seggi su 165 e il Partito Socialista di Sinistra 9. Il governo fu costituito dai centristi e dai loro alleati.

[19] Il Direttore Generale dell'OMS (massima autorità specializzata della sanità mondiale, con sede a Ginevra, collegata con l'ONU) é eletto ogni 5 anni dall'Assemblea Mondiale della Sanità, composta dai rappresentanti dei 194 Paesi che ne fanno parte.

[20] Esso fu approvato il 21-5-2003 dall'Assemblea dell'OMS, a Ginevra.

[21] Il premio é assegnato ogni anno, a partire dal 1990, dall' „Harris World Ecology Center“ del Missouri (HWEC).

[22] Ne fanno parte gli italiani Enrico Letta, Mario Monti e Romano Prodi.

[23] Il Gruppo, formato da 15 personalità di varia nazionalità, che vi partecipavano a titolo personale, era stato istituito dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan.

[24] Gruppo di esperti per la sostenibilità globale.

[25] Per un approfondimento dell'argomento si può vedere La strage di Utoya nell'articolo di Ferdinando Leonzio Fascisti e socialisti, pubblicato nel n° di settembre 2019 della rivista mensile online La Rivoluzione Democratica.

[26] Consiglio di monitoraggio della preparazione globale.

[27] Nella società norvegese, e nella politica in particolare, le donne esercitano ormai un ruolo fondamentale. Qui ci limitiamo a citare due note esponenti del laburismo: Kjersti Stenseng, eletta, nel 2015, dall'Assemblea Nazionale del Partito Laburista, segretaria del partito, massima leader organizzativa e responsabile dell'Ufficio Centrale laburista; Trine Lise Sundnes, già esponente del sindacato LO (Confederazione Nazionale dei Sindacati Norvegesi), eletta deputata di Oslo allo Storting (Parlamento) alle elezioni del 13-9-2021





Fonte: di Ferdinando Leonzio
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