Non voglio agitare le folle, ma posso convincere i miei lettori quando affermo che il socialismo democratico, che non è sicuro di tutte le risposte e non promette utopie improvvise, è la migliore speranza del mondo.
(Norman Thomas)
Norman Thomas, primo dei cinque figli [1] del pastore presbiteriano [2] Weddington Evans Thomas (1852-1915) e di Emma Williams (1857-1931), nacque a Marion (Ohio, USA) il 20 novembre 1884. Conseguito il diploma, seguì il padre, che si era traferito a Lewisburg (Pennsylvania, USA), dove si iscrisse alla Bucknell University[3]. Ma, dopo un anno, passò alla Princeton University, dove si laureò a pieni voti nel 1905. Dopo aver lavorato per un po' in un centro di accoglienza ed aver viaggiato [4], decise di seguire le orme del padre e nel 1908 si iscrisse all'Union Thelogical Seminary, un centro di studi cristiani progressisti di New York, dove conseguì la laurea in teologia. Il 1° settembre 1910, quando era ancora pastore assistente della Chiesa Presbiteriana di Brick (New York), sposò Frances Violet Stewart (1887-1947), attivista nel campo delle opere di beneficenza, da cui ebbe sei figli [5]. Nel 1911 divenne pastore della Chiesa presbiteriana di Harlem Est, che si occupava principalmente degli immigrati poveri. Già fortemente influenzato dalle idee del vangelo sociale [6], Thomas, convinto dell'incompatibilità tra cristianesimo e guerra, adottò posizioni fermamente pacifiste e perciò ostili alla partecipazione degli USA alla prima guerra mondiale [7], entrando per questo in contrasto con altri esponenti della Chiesa Presbiteriana di diverso orientamento. Dunque nel 1916 aderì alla Fellowship of Reconciliation, un'organizzazione pacifista interreligiosa, di cui nel 1917 divenne presidente e all'American Union Against Militarism, altra organizzazione pacifista, del cui Comitato Esecutivo Thomas fece parte. Nel 1917 fu tra i fondatori, assieme a Roger Nash Baldwin (1884-1981), che ne fu il direttore, all'avvocatessa e giornalista socialista Crystal Eastman (1881-1928) e ad altri esponenti del pacifismo americano, del National Civil Liberties Bureau (Ufficio Nazionale per le Libertà Civili) [8], che nel 1920 fu riorganizzato con un nuovo nome e con un nuovo statuto: American Civil Liberties Union (ACLU) [9]. Lavorando a stretto contatto con intellettuali socialisti che si battevano per le sue stesse idee, Thomas si avvicinò al movimento socialista. Sicché, nel marzo 1918, lasciò i suoi incarichi nella Chiesa presbiteriana e aderì al Partito Socialista d'America (SPA), anch'esso fortemente pacifista.
Il Partito Socialista d'America (SPA) era nato il 29 luglio 1901 dalla fusione tra Il Partito Socialdemocratico d'America (SDA) [10] e una minoranza del Partito Socialista Laburista d'America (SLP) [11]. Il 7 aprile 1917, subito dopo l'ingresso degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale, il Partito Socialista d'America, rimasto fedele ai principi dell'internazionalismo proletario, nella sua convenzione di St Louis, proclamò decisamente la sua ostilità alla guerra: La guerra significa reazione in casa. La guerra crea uno spirito di follia e di irragionevolezza. La guerra crea condizioni in cui tutti i poteri di reazione, tutte le potenze predatorie del Paese possono soddisfare i loro desideri e portare a termine i loro attacchi alla libertà popolare, ai diritti popolari, impunemente […} [12].
L'adesione di Thomas al socialismo fu dunque logica e naturale. Sarà anche irreversibile.
Dal gennaio 1918 - dunque da prima ancora della sua iscrizione allo SPA - al 1921 fu redattore della rivista The Word Tomorrow (Il Mondo di Domani), voce importante e battagliera del socialismo cristiano, di cui Thomas era ormai uno dei più qualificati esponenti. Gli successe, nel 1922, come redattore-capo, il socialista e pacifista Devere Allen (1891-1955), suo caro amico e collega. Nel 1921 passò al giornalismo laico come redattore, per un anno, della rivista mensile progressista The Nation. Nel 1922 divenne condirettore [13] della League for Industrial Democrazy (Lega per la Democrazia Industriale), un'organizzazione di intellettuali che guardava con simpatia al movimento operaio e al socialismo.
Le capacità oratorie di Thomas, la sua incrollabile fede nella giustizia sociale, la sua energica attività ed anche il suo accattivante aspetto di intellettuale anglo-sassone favorirono la sua ascesa all'interno dello SPA. Sicché, quando morì Eugene Debs, Norman Thomas divenne il naturale candidato perenne [14] del socialismo americano. Fra il 1924 e il 1929, fu infatti varie volte candidato a New York per il partito socialista come consigliere comunale, sindaco, governatore, senatore dello Stato di New York e, nel 1934, anche come senatore federale. I socialisti partecipavano a queste elezioni, ben consapevoli di non poter accedere, con le loro scarse forze, alle varie cariche pubbliche. Lo facevano per contarsi e soprattutto per diffondere le loro idee.
La Convenzione Nazionale del Partito Socialista del 1928, che allora contava appena 8000 membri, lo scelse come candidato alla presidenza degli USA. Oratore facondo e coinvolgente, sarà presentato per altre cinque volte consecutive (1932,1936, 1940, 1944, 1948). Nel 1928 ebbe a fianco, come candidato alla vicepresidenza il sindacalista James Maurer (1864-1944), già per due volte membro della Camera dei Rappresentanti della Pennsylvania. All'inizio degli anni '30 del 1900 emerse, all'interno del Partito Socialista d'America (SPA) una corrente detta dei Militants, costituita da giovani intellettuali marxisti rivoluzionari ai quali si contrapponeva la vecchia dirigenza riformista, fautrice del metodo democratico gradualista, la quale, a sua volta, si organizzò in corrente, detta la Vecchia Guardia.
Entrambi i gruppi tuttavia si dichiaravano marxisti, ma i giovani simpatizzavano con l'interpretazione di Lenin, pur essendo molto critici verso la rigida disciplina della Terza Internazionale e la negazione delle libertà civili nell'URSS, mentre gli anziani guardavano piuttosto alla versione di Kautsky. Inoltre i giovani chiedevano legami più stretti con il Partito Comunista degli USA [15], mentre la Vecchia Guardia era ostile all'Unione Sovietica.
Si trattava sostanzialmente dell'eterna e diffusissima disputa tra rivoluzionari e riformisti, presente in tutto il variegato mondo socialista. Era inoltre presente nello SPA una vasta area di Progressisti, costituita da pacifisti radicali, guidata da Norman Thomas.
I due gruppi, Progressisti e Militanti, fecero causa comune nella Convenzione nazionale dello SPA, tenutasi a Detroit (Michigan) dal 1° al 3 giugno 1934 e riuscirono ad approvare una nuova Dichiarazione di Principi, redatta da Devere Allen, socialista pacifista intimo di Thomas, al posto di quella del 1924. Il documento impegnava il partito a schierarsi contro ogni guerra internazionale e a respingere la falsa democrazia del parlamentarismo, schierandosi per una genuina democrazia operaia.
Tale Dichiarazione fu la causa determinante della scissione della Vecchia Guardia, la quale nel corso di un convegno costitutivo, tenuto a Pittsburg (Pennsylvania) il 29 e 30 maggio 1937, fondò un nuovo partito socialista, la Federazione Socialdemocratica (SDF), con presidente Jasper McLevy[16]. Altre piccole scissioni e lotte di corrente ridussero in seguito le già scarse schiere del socialismo americano, ma Thomas continuò la sua battaglia per la giustizia sociale con immutata energia ed efficacia, subendo anche maltrattamenti e discriminazioni personali: sostenne i lavoratori in sciopero, si batté contro il Ku Klux Klan, contro i corrotti e contro i fascisti: Il fascismo glorifica sia il militarismo che la guerra. È sicuramente una minaccia per la pace come per la libertà dell'umanità.[17]
Nel 1937 Norman Thomas, accompagnato dalla moglie, effettuò un viaggio in Europa e particolarmente in Unione sovietica. Al ritorno dichiarò che in Russia, da lui definita il più potente baluardo europeo contro il fascismo, si è formato un circolo burocratico che ha tentato di mantenere o acquisire potere con la violenza e l'intrigo, impedendo così il progresso della nazione come Stato socialista [18].
Nello stesso anno si occupò della situazione organizzativa dello SPA, indebolito soprattutto dalla scissione della Vecchia Guardia, e fondò il Keep America Out of War Congress (Associazione per tenere l'America fuori dalla guerra). Nel 1940 aderì all'America First Committee (AFC), un gruppo di pressione contro l'entrata degli USA nella seconda guerra mondiale [19]. Una delle tematiche più ricorrenti negli interventi di Thomas era la differenza tra socialisti e comunisti: C'è una netta e amara divisione tra socialisti e comunisti, principalmente sull'importante questione del metodo e della tattica. In generale, tuttavia, i socialisti propongono di realizzare il più rapidamente possibile la proprietà sociale della terra, delle risorse naturali e dei principali mezzi di produzione, abolendo così la possibilità dell'esistenza di una qualsiasi classe con un reddito derivante non dal lavoro ma dalla proprietà. Ciò non significa necessariamente che nessun uomo avrà una casa che potrà chiamare sua. Il suo diritto si baserà sull'uso e non su un titolo di proprietà. [20]
L'ingresso in guerra degli USA, a seguito dell'aggressione giapponese di Pearl Harbor (7-12-1941) provocò altre spaccature all'interno dello SPA, fra coloro che rimanevano ancorati all'idea pacifista e quelli che erano per il sostegno alla guerra contro le potenze dell'Asse [21]. Thomas accettò la situazione, ma con una certa riluttanza; organizzò il Post War World Council (Consiglio Mondiale del Dopoguerra) per promuovere la pianificazione postbellica e si dedicò alla difesa delle minoranze oppresse. Si schierò infatti contro l'incarcerazione dei giapponesi americani [22]; promosse, inoltre, delle campagne contro la segregazione razziale, per la difesa dell'ambiente, in difesa degli obiettori di coscienza imprigionati, per il sostegno agli ebrei vittime della persecuzione nazista, contro la politica conciliante verso il governo franchista spagnolo. La pace rimase comunque il suo scopo principale: si schierò, infatti, per il disarmo universale, come strumento per prevenire tutte le guerre e si impegnò in molteplici attività contro il pericolo di guerre nucleari. Si batté sempre per difendere le istituzioni democratiche. Denunciò i crimini dello stalinismo, ma anche il cosiddetto “maccartismo”, corrente politica USA esageratamente repressiva contro persone sospettate di filocomunismo. Si pronunciò a favore del controllo delle nascite e contro il celibato dei preti cattolici. Nel dopoguerra prese posizione contro la politica di Israele nei confronti degli arabi, il riarmo, la “guerra fredda”, il razzismo e la povertà.
Come socialista, in campo economico, Thomas si espresse a favore della proprietà pubblica e della gestione democratica delle industrie, delle risorse nazionali e dei trasporti del paese. Si batté per alloggi a basso costo per i poveri, per un'assicurazione contro la disoccupazione, per una settimana lavorativa di cinque giorni, per le pensioni di vecchiaia e per un salario minimo. Negli anni '60 prese decisamente posizione contro le interferenze americane nella politica cubana, contro la guerra in Vietnam e per libere elezioni nella Repubblica Dominicana (1966) [23]. Nel 1966 gli fu conferito il premio Eugene V. Debs per la sua attività a favore della pace nel mondo [24].
In occasione del suo 80° compleanno il Premio Nobel per la Pace, pastore battista e attivista per i diritti civili Martin Luther King (1929-1968) gli scrisse: Non riesco a pensare a nessun uomo che abbia fatto più di te per ispirare la visione di una società libera da ingiustizia e sfruttamento. Thomas fu anche un autore prolifico: pubblicò oltre venti libri e centinaia di opuscoli e articoli su riviste; numerosi anche i suoi interventi in programmi televisivi. Tra le sue opere ricordiamo: Socialismo e individuo (1931), La cura socialista per una società malata (1932), Perché sono socialista (1932), Che cosa è e che cosa non è il socialismo (1932), La guerra secondo un socialista (1936), La fede di un socialista (1951).
Thomas morì il 19 dicembre 1968, in seguito a un ictus. Era stato certamente il più famoso socialista americano, conosciuto in tutto il mondo [25].
Il presidente USA Lindon Johnson disse di lui: Con la scomparsa di Norman Thomas, l'America perde uno dei suoi oratori più eloquenti, dei suoi scrittori più raffinati e dei suoi pensatori più creativi.
L'Avanti!, organo del Partito Socialista Italiano, il 20 dicembre 1968 gli dedicò un articolo di Francesco Gozzano, che così concludeva: Con Norman Thomas scompare non un individuo «pittoresco» ma un uomo onesto, sincero, integerrimo, un tenace combattente per la classe operaia e per la pace, alla cui memoria anche i socialisti italiani si inchinano riverenti.
Gli altri erano: Mary, Ralph, Evan e Arthur.
La Chiesa Presbiteriana é una Chiesa protestante di origine calvinista. Il suo nome deriva dalla sua organizzazione: ogni comunità locale é amministrata da alcuni anziani (presbiteri) eletti dall'Assemblea dei suoi membri. Gli anziani così eletti si riuniscono in un organismo regionale detto „presbiterio“. L'insieme nazionale di più presbiteri costituisce un „Sinodo“ (Assemblea Generale).
L'università di Bucknell è un college privato di arti liberali di Lewisburg.
Assieme al reverendo Roswell Bates.
Norman Mattoon jr (1911-1921), William Stewart (1912-1988), Mary (1914-2010), Frances (1915-2015), Rebekah (1918-1986), Evan Welling II (1920-1999).
All'interno dell'Union Thelogical Seminary circolavano allora le idee del Vangelo sociale, un movimento interno del protestantesimo, che cerca di applicare l'etica cristiana ai problemi sociali, lottando contro le disuguaglianze, la povertà, il razzismo, il lavoro minorile e i pericoli di guerra. Tutte tematiche assai presenti anche nel movimento socialista. Esponente principale ne era il teologo battista Walter Rauschenbusch. Tali idee influenzarono anche Norman Thomas.
Gli USA entrarono nelle prima guerra mondiale, a fianco dell'Intesa, con la dichiarazione di guerra alla Germania del 6-4-1917. L'esercito americano si rivelò allora uno dei migliori al mondo. Gli americani ebbero 124.000 morti e 360.000 feriti.
L'NCLB era un'organizzazione pacifista contraria alla partecipazione degli USA alla prima guerra mondiale. Essa si occupava prevalentemente dell'assistenza agli obiettori di coscienza.
L'Unione Americana per le Libertà Civili è un'organizzazione senza scopo di lucro che si propone di difendere i diritti e le libertà individuali garantiti dalla Costituzione e dalle leggi americane.
Il Partito Socialdemocratico d'America (SDA) era stato fondato a Chicago l'11-6-1898. Suo principale esponente e membro del Comitato Esecutivo del partito, era Eugene Debs (1855-1926), sindacalista e più volte candidato alla Presidenza degli USA. Debs fu anche membro (1885-1887) della Camera dei Rappresentanti dell'Indiana.
Il Partito Socialista Laburista d'America (DLP) fu fondato il 15 -7-1876 a Filadelfia, da gruppi marxisti e lassalliani, in prevalenza di origine tedesca, con primo segretario il disegnatore architettonico Philip van Patten (1852-1918). Nel 1899 una minoranza lasciò il partito per poi unificarsi coll'SDA.
Dal discorso introduttivo di Morris Hillquit, presidente della Convenzione di St Louis dello SPA.
L'altro condirettore era il giornalista e politico socialista Harry W. Laidler (1884-1970) che fu anche consigliere comunale di New York.
S'intende per candidato perenne un candidato politico che si candida continuamente a una o più cariche senza essere eletto. Di solito esso partecipa alle elezioni sapendo di non poter vincere, ma per propagandare le idee del suo partito.
Il Partito Comunista degli USA era stato fondato a Chicago, in seguito alla scissione dell'ala sinistra dello SPA, il 1° settembre 1919, per iniziativa di Charles Emil Ruthenberg (1882-1927), che ne divenne segretario e di Louis Carl Fraina (1892-1953), sindacalista di origine italiana.
I due partiti si riunificheranno nel 1957, e il partito unificato prenderà il nome di „Partito Socialista d'America-Federazione socialdemocratica“. Tale partito si scioglierà nel 1972.
Articolo su The Nation, 16-1-1937.
In New York Times, 11-6-1937.
L'AFC fu fondato il 4-9-1940 e si dissolse l'11-12-1941, in seguito all'attacco giapponese di Pearl Harbor, che provocó l'ingresso in guerra degli USA.
In Perché sono socialista.
Germania, Italia, Giappone.
Durante la guerra le autorità americane incarcerarono e trasferirono forzatamente circa 120.000 persone di origine giapponese che vivevano in USA in dieci campi di concentramento.
Si confrontavano Juan Bosck, leader del Partito Rivoluzionario Dominicano (socialdemocratico) e il conservatore Joaquin Baladier, poi risultato vincitore.
Il premio, istituito a partire dal 1965 dalla Fondazione Debs (nata nel 1962), viene assegnato annualmente in onore di una persona (o di un'organizzazione) che abbia lavorato nello spirito di Debs e che abbia contribuito al progresso del sindacalismo operaio, della giustizia sociale o della pace nel mondo.
Con lui aveva collaborato anche Angelica Balabanoff, durante il suo esilio negli USA.