03 Dicembre 2024

"UNIONE EUROPEA E STATO DI DIRITTO"

Gli ‘anti-populisti’ che siedono nel Parlamento europeo hanno sollevato il problema della tutela dello ‘stato di diritto’ in Ungheria e Polonia, accusate di porre sotto controllo politico la magistratura e la stampa o ad abusare dei poteri straordinari che i governi hanno assunto a causa della pandemia.
George Soros ha aggiunto l’accusa, a Viktor Orbán, di aver «creato un sofisticato sistema cleptocratico con lo scopo di sottrarre risorse al paese e sta sfruttando la nuova ondata di Covid-19 per modificare la costituzione ungherese e (ancora una volta) la legge elettorale, così da consolidare la sua posizione di premier a vita».
Come rimedio a tale deriva ‘populista-autoritaria’, essi intendono usare un’arma atomica: dopo che, a luglio 2020, i governi europei avevano concordato la creazione del Fondo per la ripresa, essi hanno deciso – in un accordo tra Parlamento e Commissione – che «sarà introdotto un regime di condizionalità a tutela del bilancio e di ‘Next Generation EU’. In tale contesto, in caso di violazioni, la Commissione proporrà misure che dovranno essere adottate dal Consiglio a maggioranza qualificata. Il Consiglio europeo ritornerà rapidamente sulla questione».
Una formulazione volutamente vaga che lascia molto spazio alla ‘discrezionalità politica’ ma anche, si potrebbe dire senza iattanza, una misura illegale che, solo sulla base del rapporto didattico-punitivo approvato dal Parlamento europeo e senza passare per un ‘giusto processo’, mira a ‘punire’ gli stati incolpati di violazione dei principi dello ‘stato di diritto’ negandogli le risorse previste dal Recovery Plan.
Per questo motivo, Polonia e Ungheria hanno respinto le accuse rivoltegli e opposto il loro veto all’approvazione del bilancio UE dei prossimi sette anni. Molti parlano di un ricatto di Orbán e Morawiecki alla ‘Santa Europa’ e sono preoccupati dei ritardi che potrebbero essere imposti al Piano europeo anche se sono sicuri della debolezza e della scarsa possibilità che il veto possa funzionare sia perché, in fondo, esso si ritorcerebbe contro i loro stessi paesi, che verrebbero comunque privati delle risorse europee di cui hanno enorme bisogno, sia perché, aggiunge qualcuno, Orbán è ormai privo dell’ombrello protettivo del ‘populista principe’, cioè di Trump.
A seguito dell’esplosione della pandemia, in Ungheria come in tutti gli altri stati dell’Unione, si sono rese necessarie misure eccezionali e limitazioni della libertà come il confinamento, la quarantena, il divieto di circolare.
Anche se molti ne sono preoccupati, oggi tutti accettiamo queste imposizioni perché pensiamo che siano solo temporanee, ma gli oppositori di Orbán parlano di un quasi ‘colpo di stato’, di ‘pieni poteri’ – tra i quali quello di emanare decreti (forse dpcm) e di rinviare le elezioni – che il governo si sarebbe attribuiti a tempo indeterminato con il pretesto di combattere meglio l’epidemia.
Inoltre, l’Ungheria è sotto esame – per non dire sotto processo – per il fatto che una legge recente lederebbe l’indipendenza della magistratura perché pone la pubblica accusa sotto il controllo del governo e consente al ministero della giustizia di disporre dei ruoli giudiziari.
Ma non è così anche in altri paesi dell’UE?
In effetti, in molti paesi, compresa l’Italia, lo stato d’emergenza è stato proclamato ufficialmente con scadenze più o meno ravvicinate ma, come sappiamo, è stato prorogato varie volte così come le elezioni regionali sono state rinviate dal governo; in alcuni stati dell’Unione i funzionari del pubblico ministero non appartengono al potere giudiziario ma al potere esecutivo e fanno capo al ministero della giustizia (Germania e Austria) o al procuratore generale che, in Spagna e Olanda, dipende dal ministro della giustizia.
E, se vogliamo parlare di indipendenza della magistratura dalla politica, quali violazioni non potrebbero essere contestate all’Italia, dove – a dispetto della sua Costituzione ‘più bella del mondo’ – spesso ci imbattiamo nell’uso politico della ‘giustizia’ o nella subalternità alla politica di organi importanti come il CSM? E, sempre all’Italia, seppure i ruoli dei tribunali non siano disposti dal ministro bensì dai giudici, non potrebbe essere contestato il ‘reato’ di denegata giustizia per i tempi infiniti sia del processo civile che di quello penale? Lo stato di diritto non è quello nel quale i diritti di ciascuno vengono tutelati, anche contro lo Stato, in tempi definiti e certi?
Che dire poi dei continui cambiamenti della legge elettorale in Italia?
Riguardo alla Polonia, una delle accuse più gravi – oltre quella sulla indipendenza della sezione disciplinare della Corte Suprema – riguarda la legislazione sull’aborto che sembra troppo restrittiva ai ‘progressisti’ i quali, fra l’altro, accusano la Corte Costituzionale polacca di non consentire l’interruzione di gravidanza neppure in presenza di gravi malformazioni del feto: secondo questa accusa, ciò sarebbe indizio di mancanza di indipendenza della magistratura e avverrebbe in completa violazione dei principi essenziali del Trattato che istituisce l’Unione europea.
Ci permettiamo di dissentire e di far notare che una tale accusa è piuttosto frutto di una interpretazione soggettiva del cosiddetto ‘diritto d’aborto’: il Trattato non contiene alcuna indicazione al riguardo e la decisione della Corte Costituzionale polacca non denota mancanza di indipendenza della giurisdizione ma va contestualizzata in relazione alla costituzione e alla legislazione della Polonia.
Comunque, le accuse rivolte contro Ungheria e Polonia sono assai gravi e certo, se venissero provate, meriterebbero ben altre sanzioni che non la mera esclusione di quegli stati dagli aiuti economici di ‘Next generation UE’; certo, non v’è dubbio che l’UE non possa tollerare che tra i suoi membri vi siano stati che non garantiscano le libertà fondamentali ma, nello stesso tempo, non v’è dubbio che la procedura oggi prevista per l’applicazione di sanzioni agli inadempienti non sia quella che l’Unione dovrebbe darsi per essere essa stessa uno ‘stato di diritto’.
Se l’UE vuole valersi delle regole di uno ‘stato di diritto’ non può affidarsi alle maggioranze politiche di turno per decidere della sorte dei suoi membri in forza di una valutazione ‘politica’, cioè con un occhio ‘pregiudicato’ politicamente e alla ricerca di uno strumento di ritorsione politica (forse il problema magiaro-polacco è l’altro, nascente dal rifiuto che questi paesi – volendo conservare il proprio diritto di regolamentare gl’ingressi degli extracomunitari nel proprio territorio – oppongono a talune assurde regole della politica migratoria europea?) contro alcuni e con un occhio meno attento verso le analoghe violazioni perpetrate da altri stati.
L’ipotesi di aggirare il veto polacco-ungherese trasformando il ‘Recovery plan’ in un accordo intergovernativo tra i paesi ‘eletti’ è praticabile a una sola condizione: quella di trasformare l’Unione in un ring senza regole.
L’unico modo per far valere lo ‘stato di diritto’ è che, a decidere sulle ‘infrazioni’, sia un potere giurisdizionale indipendente che, secondo procedure e norme stabilite e trasparenti, giudichi caso per caso, sui singoli provvedimenti degli stati, annullandone l’efficacia: si faccia ricorso alla Corte di giustizia e se ne attenda la decisione.
Meglio sarebbe se l’Unione si desse una Costituzione che istituisca un ‘giudice’ comune capace di garantire insieme l’Unione e i suoi membri.
Oggi, se si ritiene che l’ordinamento di uno stato non sia coerente con lo status di membro dell’Unione Europea, l’unica decisione ‘politica’ possibile è l’espulsione di quel membro: con tutte le conseguenze, anche le più estreme, che l’esperienza storica ci ha insegnato.

P. S.: all’inizio del Consiglio europeo del 10 dicembre scorso, Emmanuel Macron si è preso il merito, insieme ad Angela Merkel, del superamento del veto polacco-ungherese per dare il via libera al «più grande pacchetto di aiuti nella storia dell’Ue … Abbiamo lavorato molto duramente per rispondere alle preoccupazioni di Ungheria e Polonia e allo stesso tempo per preservare il meccanismo dello stato di diritto». Konrad Szymaski, ministro polacco per i rapporti con l’Unione europea, ha così interpretato il compromesso: «la presidenza tedesca ha dato ragione all’esecutivo polacco e ha modificato il contenuto del provvedimento».
Infatti, il compromesso raggiunto è quello solito della favola della ‘capra e dei cavoli’: il veto polacco-ungherese sul bilancio dell’Unione 2021-2027 è stato ritirato; il legame tra erogazione dei fondi ‘Next generation EU’ e rispetto dello stato di diritto è stato mantenuto; però il meccanismo sanzionatorio stabilito dall’accordo tra Parlamento e Commissione resterà in piedi, entrerà in funzione non prima di un anno e mezzo ma sarà applicato in modo retroattivo dal gennaio 2021 per le risorse europee deliberate dopo quella data; infine, contro le eventuali sanzioni sarà ammesso il ricorso alla Corte di Giustizia. Insomma, si salvano i principi di entrambe le parti ma non si stabilisce alcuna procedura ‘costituzionale’ che, come si diceva, sarebbe la sola utile e necessaria e che, ora, sta soltanto nel ‘libro dei sogni’: rimane il ‘ring’ arbitrato da Germania e Francia.



Fonte: *
Link
[]
L'AVVENIRE DEI LAVORATORI
Periodico socialista fondato 1897.
[]
IL PONTE RIVISTA
Rivista di politica economica e cultura
fondata da Calamandrei
[]
BIBLION EDITORE
Biblion Edizioni, storica casa editrice.
[]
CRITICA LIBERALE - NON MOLLARE
"NON MOLLARE"
Quindicinale on line di Critica Liberale,
la voce del liberalismo progressista in Italia.





Nuova Serie
"La Rivoluzione Democratica"
1, MARZO 2017
Associazione Alleanza Giellista
[]

Realizzazione siti web www.sitoper.it
invia a un amico
icona per chiudere
Attenzione!
Non puoi effettuare più di 10 invii al giorno.
Privacy Policy per www.rivoluzionedemocratica.it
Il sito web www.rivoluzionedemocratica.it raccoglie alcuni dati personali degli utenti che navigano sul sito web.

In accordo con l'impegno e l'attenzione che poniamo ai dati personali e in accordo agli artt. 13 e 14 del EU GDPR, www.rivoluzionedemocratica.it fornisce informazioni su modalità, finalità, ambito di comunicazione e diffusione dei dati personali e diritti degli utenti.

Titolare del trattamento dei dati personali
La Rivoluzione Democratica
Via Circondaria, 56
55045 - Firenze Italia


Email: info @rivoluzionedemocratica.it
Telefono: 3934324237

Tipi di dati acquisiti
www.rivoluzionedemocratica.it raccoglie dati degli utenti direttamente o tramite terze parti. Le tipologie di dati raccolti sono: dati tecnici di navigazione, dati di utilizzo, email, nome, cognome, numero di telefono, provincia, nazione, cap, città, indirizzo, ragione sociale, stato, cookie e altre varie tipologie di dati. Maggiori dettagli sui dati raccolti vengono forniti nelle sezioni successive di questa stessa informativa.
I dati personali sono forniti deliberatamente dall'utente tramite la compilazione di form, oppure, nel caso di dati di utilizzo, come ad esempio i dati relativi alle statistiche di navigazione, sono raccolti automaticamente navigando sulle pagine di www.rivoluzionedemocratica.it.

I dati richiesti dai form sono divisi tra obbligatori e facoltativi; su ciascun form saranno indicate distintamente le due tipologie. Nel caso in cui l'utente preferisca non comunicare dati obbligatori, www.rivoluzionedemocratica.it si riserva il diritto di non fornire il servizio. Nel caso in cui l'utente preferisca non comunicare dati facoltativi, il servizio sarà fornito ugualmente da www.rivoluzionedemocratica.it .

www.rivoluzionedemocratica.it utilizza strumenti di statistica per il tracciamento della navigazione degli utenti, l'analisi avviene tramite log. Non utilizza direttamente cookie ma può utilizzare cookie includendo servizi di terzi.

Ciascun utilizzo di cookie viene dettagliato nella Cookie Policy (https://www.rivoluzionedemocratica.it/Informativa-sui-cookies.htm) e successivamente in questa stessa informativa.
L'utente che comunichi, pubblichi, diffonda, condivida o ottenga dati personali di terzi tramite www.rivoluzionedemocratica.it si assume la completa responsabilità degli stessi. L'utente libera il titolare del sito web da qualsiasi responsabilità diretta e verso terzi, garantendo di avere il diritto alla comunicazione, pubblicazione, diffusione degli stessi. www.rivoluzionedemocratica.it non fornisce servizi a minori di 18 anni. In caso di richieste effettuate per minori deve essere il genitore, o chi detiene la patria potestà, a compilare le richieste dati.

Modalità, luoghi e tempi del trattamento dei dati acquisiti
Modalità di trattamento dei dati acquisiti
Il titolare ha progettato un sistema informatico opportuno a garantire misure di sicurezza ritenute adatte ad impedire l'accesso, la divulgazione, la modifica o la cancellazione non autorizzata di dati personali. Lo stesso sistema effettua copie giornaliere, ritenute sufficientemente adeguate in base alla importanza dei dati contenuti.

L'utente ha diritto a ottenere informazioni in merito alle misure di sicurezza adottate dal titolare per proteggere i dati.

Accessi ai dati oltre al titolare
Hanno accesso ai dati personali raccolti da www.rivoluzionedemocratica.it il personale interno (quale ad esempio amministrativo, commerciale, marketing, legale, amministratori di sistema) e/o soggetti esterni (quali ad esempio fornitori di servizi informatici terzi, webfarm, agenzie di comunicazione, fornitori di servizi complementari). Se necessario tali strutture sono nominate dal titolare responsabili del trattamento.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, l'elenco aggiornato dei responsabili del trattamento.

Comunicazione di eventuali accessi indesiderati al Garante della Privacy
Il suddetto sistema informatico è monitorato e controllato giornalmente da tecnici e sistemisti. Ciò non toglie che, anche se ritenuta possibilità remota, ci possa essere un accesso indesiderato. Nel caso in cui questo si verifichi il titolare si impegna, come da GDPR ad effettuarne comunicazione al Garante della Privacy entro i termini previsti dalla legge.

Luoghi di mantenimento dei dati acquisiti
I dati personali sono mantenuti e trattati nelle sedi operative e amministrative del titolare, nonché nelle webfarm dove risiedono i server che ospitano il sito web www.rivoluzionedemocratica.it, o sui server che ne effettuano le copie di sicurezza. I dati personali dell'utente possono risiedere in Italia, Germania e Olanda, comunque in nazioni della Comunità Europea. I dati personali dell'utente non vengono mai portati o copiati fuori dal territorio europeo.

Tempi di mantenimento dei dati acquisiti
Nel caso di dati acquisiti per fornire un servizio all'utente, (sia per un servizio acquistato che in prova) i dati vengono conservati per 24 mesi successivi al completamento del servizio. Oppure fino a quando non ne venga revocato il consenso.

Nel caso in cui il titolare fosse obbligato a conservare i dati personali in ottemperanza di un obbligo di legge o per ordine di autorità, il titolare può conservare i dati per un tempo maggiore, necessario agli obblighi.

Al termine del periodo di conservazione i dati personali saranno cancellati. Dopo il termine, non sarà più possibile accedere ai propri dati, richiederne la cancellazione e la portabilità.

Base giuridica del trattamento dei dati acquisiti
Il titolare acquisisce dati personali degli utenti nei casi sotto descritti.
Il trattamento si rende necessario:
- se l'utente ha deliberatamente accettato il trattamento per una o più finalità;
- per fornire un preventivo all'utente;
- per fornire un contratto all'utente;
- per fornire un servizio all'utente;
- perché il titolare possa adempiere ad un obbligo di legge;
- perché il titolare possa adempiere ad un compito di interesse pubblico;
- perché il titolare possa adempiere ad un esercizio di pubblici poteri;
- perché il titolare o terzi possano perseguire i propri legittimi interessi.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, chiarimenti sulla base giuridica di ciascun trattamento.

Finalità del trattamento dei dati acquisiti
I dati dell'utente sono raccolti dal titolare per le seguenti finalità:

- richiesta informazione da parte dell'utente
- richiesta informazione per servizi
- invio di aggiornamenti
- invio informazioni generiche
- richiesta di contatto da parte dei clienti, per ricevere informazioni

Eventualmente i dati possono essere trattati anche per:
contattare l'utente, statistiche, analisi dei comportamenti degli utenti e registrazione sessioni, visualizzazione contenuti e interazione di applicazioni esterne, protezione dallo spam, gestione dei pagamenti, interazione con social network, pubblicità.

L'utente può richiedere in qualsiasi momento al titolare del trattamento, chiarimenti sulle finalità di ciascun trattamento.

Dettagli specifici sull'acquisizione e uso dei dati personali
Per contattare l'utente
Moduli di contatto
L'utente può compilare il/i moduli di contatto/richiesta informazioni, inserendo i propri dati e acconsentendo al loro uso per rispondere alle richieste di natura indicata nella intestazione del modulo.
Dati personali che potrebbero essere raccolti: CAP, città, cognome, email, indirizzo, nazione, nome, numero di telefono, provincia, ragione sociale.

Per interazione con applicazioni esterne (anche social network)
www.rivoluzionedemocratica.it include nelle sue pagine plugin e/o pulsanti per interagire con i social network e/o applicazioni esterne.
Per quanto riguarda i social network, anche se l'utente non utilizza il servizio presente sulla pagina web, è possibile che il servizio acquisisca dati di traffico.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Facebook: Pulsante "Mi piace" e widget sociali
Fornitore del servizio: Meta Platforms Ireland Limited.
Finalità del servizio: interazione con il social network Facebook
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Stati Uniti e in altri Paesi
Privacy Policy (https://www.facebook.com/privacy/policy)

Twitter: Pulsante "Tweet" e widget sociali
Fornitore del servizio: Twitter, Inc.
Finalità del servizio: interazione con il social network Twitter
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Stati Uniti
Privacy Policy (https://twitter.com/privacy)
Cookie utilizzati (https://help.twitter.com/it/rules-and-policies/twitter-cookies)
Aderente al Privacy Shield

Whatsapp: Pulsante Whatsapp e widget sociali di Whatsapp
Fornitore del servizio: se l'utente risiede nella Regione Europea, WhatsApp Ireland Limited, se l'utente risiede al di fuori della Regione Europea, i Servizi vengono forniti da WhatsApp LLC.
Finalità del servizio: servizi di interazione con Whatsapp.
Dati personali raccolti: cookie, dati di utilizzo
Luogo del trattamento: Irlanda, le informazioni potrebbero essere trasferite o trasmesse o archiviate e trattate negli Stati Uniti o in altri Paesi terzi al di fuori di quello in cui l'utente risiede.
Privacy Policy (https://www.whatsapp.com/legal/privacy-policy-eea)
Aderente al Privacy Shield

Per statistiche
Questi servizi sono utilizzati dal titolare del trattamento per analizzare il traffico effettuato dagli utenti sul sito web www.rivoluzionedemocratica.it.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Per visualizzare contenuti da siti web esterni
Questi servizi sono utilizzati per visualizzare sulle pagine del sito web contenuti esterni al sito web, con possibilità di interazione.
Anche se l'utente non utilizza il servizio presente sulla pagina web, è possibile che il servizio acquisisca dati di traffico.

I dati acquisiti e l'utilizzo degli stessi da parte di servizi terzi sono regolamentati dalle rispettive Privacy Policy alle quali si prega di fare riferimento.

Diritti dell'interessato
L'utente possiede tutti i diritti previsti dall'art. 12 del EU GDPR, il diritto di controllare, modificare e integrare (rettificare), cancellare i propri dati personali accedendo alla propria area riservata. Una volta cancellati tutti i dati, viene chiuso l'account di accesso all'area riservata.

Nello specifico ha il diritto di:
- sapere se il titolare detiene dati personali relativi all'utente (art. 15 Diritto all'accesso);
- modificare o integrare (rettificare) i dati personali inesatti o incompleti (Art. 16 Diritto di rettifica);
- richiedere la cancellazione di uno o parte dei dati personali mantenuti se sussiste uno dei motivi previsti dal GDPR (Diritto alla Cancellazione, 17);
- limitare il trattamento solo a parte dei dati personali, o revocarne completamente il consenso al trattamento, se sussiste uno dei motivi previsti dal Regolamento (Art. 18 Diritto alla limitazione del trattamento);
- ricevere copia di tutti i dati personali in possesso del titolare, in formato di uso comune organizzato, e leggibili anche da dispositivo automatico (Art. 20, Diritto alla Portabilità);
- opporsi in tutto o in parte al trattamento dei dati per finalità di marketing, ad esempio opporsi e ricevere offerte pubblicitarie (art. 21 Diritto di opposizione). Si fa presente agli utenti che possono opporsi al trattamento dei dati utilizzati per scopo pubblicitario, senza fornire alcuna motivazione;
- opporsi al trattamento dei dati in modalità automatica o meno per finalità di profilazione (c.d. Consenso).

Come un utente può esercitare i propri diritti
L'utente può esercitare i propri diritti sopra esposti comunicandone richiesta al titolare del trattamento La Rivoluzione Democratica ai seguenti recapiti: info@rivoluzionedemocratica.it; tel. 3312300680.

La richiesta di esercitare un proprio diritto non ha nessun costo. Il titolare si impegna ad evadere le richieste nel minor tempo possibile, e comunque entro un mese.

L'utente ha il diritto di proporre reclamo all'Autorità Garante per la Protezione dei dati Personali. Recapiti: garante@gpdp.it, http://www.gpdp.it (http://www.gpdp.it).

Cookie Policy
Informazioni aggiuntive sul trattamento dei dati
Difesa in giudizio
Nel caso di ricorso al tribunale per abuso da parte dell'utente nell'utilizzo di www.rivoluzionedemocratica.it o dei servizi a esso collegati, il titolare ha la facoltà di rivelare i dati personali dell'utente. È inoltre obbligato a fornire i suddetti dati su richiesta delle autorità pubbliche.

Richiesta di informative specifiche
L'utente ha diritto di richiedere a www.rivoluzionedemocratica.it informative specifiche sui servizi presenti sul sito web e/o la raccolta e l'utilizzo dei dati personali.

Raccolta dati per log di sistema e manutenzione
www.rivoluzionedemocratica.it e/o i servizi di terze parti (se presenti) possono raccogliere i dati personali dell'utente, come ad esempio l'indirizzo IP, sotto forma di log di sistema. La raccolta di questi dati è legata al funzionamento e alla manutenzione del sito web.

Informazioni non contenute in questa policy
L'utente ha diritto di richiedere in ogni momento al titolare del trattamento dei dati le informazioni aggiuntive non presenti in questa Policy riguardanti il trattamento dei dati personali. Il titolare potrà essere contattato tramite gli estremi di contatto.

Supporto per le richieste "Do Not Track"
Le richieste  "Do Not Track" non sono supportate da www.rivoluzionedemocratica.it.
L'utente è invitato a consultare le Privacy Policy dei servizi terzi sopra elencati per scoprire quali supportano questo tipo di richieste.

Modifiche a questa Privacy Policy
Il titolare ha il diritto di modificare questo documento avvisando gli utenti su questa stessa pagina oppure, se previsto, tramite i contatti di cui è in possesso. L'utente è quindi invitato a consultare periodicamente questa pagina. Per conferma sull'effettiva modifica consultare la data di ultima modifica indicata in fondo alla pagina.
Il titolare si occuperà di raccogliere nuovamente il consenso degli utenti nel caso in cui le modifiche a questo documento riguardino trattamenti di dati per i quali è necessario il consenso.

Definizioni e riferimenti legali
Dati personali (o dati, o dati dell'utente)
Sono dati personali le informazioni che identificano o rendono identificabile, direttamente o indirettamente, una persona fisica e che possono fornire informazioni sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, il suo stato di salute, la sua situazione economica, ecc.

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Dati di utilizzo
Sono dati di utilizzo le informazioni che vengono raccolte in automatico durante la navigazione di www.rivoluzionedemocratica.it, sia da sito web stesso che dalle applicazioni di terzi incluse nel sito. Sono esempi di dati di utilizzo l'indirizzo IP e i dettagli del dispositivo e del browser (compresi la localizzazione geografica) che l'utente utilizza per navigare sul sito, le pagine visualizzate e la durata della permanenza dell'utente sulle singole pagine.

Utente
Il soggetto che fa uso del sito web www.rivoluzionedemocratica.it.
Coincide con l'interessato, salvo dove diversamente specificato.

Interessato
Interessato è la persona fisica al quale si riferiscono i dati personali. Quindi, se un trattamento riguarda, ad esempio, l'indirizzo, il codice fiscale, ecc. di Mario Rossi, questa persona è l'interessato (articolo 4, paragrafo 1, punto 1), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Responsabile del trattamento (o responsabile)
Responsabile è la persona fisica o giuridica al quale il titolare affida, anche all'esterno della sua struttura organizzativa, specifici e definiti compiti di gestione e controllo per suo conto del trattamento dei dati (articolo 4, paragrafo 1, punto 8), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue). Il Regolamento medesimo ha introdotto la possibilità che un responsabile possa, a sua volta e secondo determinate condizioni, designare un altro soggetto c.d. "sub-responsabile" (articolo 28, paragrafo 2).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

Titolare del trattamento (o titolare)
Titolare è la persona fisica, l'autorità pubblica, l'impresa, l'ente pubblico o privato, l'associazione, ecc., che adotta le decisioni sugli scopi e sulle modalità del trattamento (articolo 4, paragrafo 1, punto 7), del Regolamento UE 2016/679 (http://www.garanteprivacy.it/regolamentoue).

Fonte: sito web del Garante della Privacy (http://www.garanteprivacy.it).

www.rivoluzionedemocratica.it (o sito web)  
Il sito web mediante il quale sono raccolti e trattati i dati personali degli utenti.

Servizio
Il servizio offerto dal sito web www.rivoluzionedemocratica.it come indicato nei relativi termini.

Comunità Europea (o UE)
Ogni riferimento relativo alla Comunità Europea si estende a tutti gli attuali stati membri dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo, salvo dove diversamente specificato.

Cookie
Dati conservati all'interno del dispositivo dell'utente.

Riferimenti legali
La presente informativa è redatta sulla base di molteplici ordinamenti legislativi, inclusi gli artt. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679. Questa informativa riguarda esclusivamente www.rivoluzionedemocratica.it, dove non diversamente specificato.

Informativa privacy aggiornata il 07/10/2022 12:44
torna indietro leggi Privacy Policy per www.rivoluzionedemocratica.it
 obbligatorio
generic image refresh

cookie