"LA RIPARTENZA" di Paolo Bagnoli
31-03-2017 - EDITORIALE
"La RIVOLUZIONE DEMOCRATICA" riparte con una nuova serie dopo quella cartacea del 2012. Già il titolo rivela la nostra intenzione: siamo dei socialisti che non si danno per vinti e che vogliono contribuire a tenere viva la fiamma del socialismo che, per noi, è un tutt´uno con il simbolo giellista. Siamo dei socialisti liberali e non crediamo che in Italia la possibile rinascita di un soggetto organizzato del socialismo possa avvenire con l´assemblaggio dei reduci. La storia del socialismo italiano segna una vicenda gloriosa; una vicenda finita male, ma non si è mai visto, nemmeno in politica, che un suicidato ritorni in vita. Quella lunga storia è per tanti versi la nostra storia anche se, in verità, la frattura con il socialismo liberale, avvenuta nel 1930, quando apparve il saggio di Carlo Rosselli, in effetti non venne più recuperata. Nel 1958, con l´entrata del Movimento di Unità Popolare nel PSI quest´ultimo riconobbe che quell´eresia faceva parte del patrimonio del socialismo italiano. Nel dibattito, un po´ underground, che anima i gruppi socialisti sparsi in Italia, noi vogliamo starci con la nostra specificità convinti come siamo che, per sfidare nuovamente la storia, occorrono idee e intenzioni precise. L´organizzativismo è solo un girotondo che nulla costruisce. Il socialismo si fonda sulla libertà e sulla volontà di lotta degli uomini e l´Italia attende ancora quella rivoluzione democratica che possa salvarla dal vento gelido della destra populista e dai partiti nazione che sono solo l´incarnazione personalistica di una "democrazia verticale". L´Italia ha bisogno di un progetto di rivoluzione democratica attorno al quale far ripartire un socialismo nuovo e, pure, una sinistra nuova. Con questa intenzione torniamo in campo convinti che anche il nostro piccolo contributo possa essere prezioso.
Fonte: di PAOLO BAGNOLI