"ADRIANO MILANI COMPARETTI"
31-03-2017 - STORIE&STORIE
Il 26 giugno di cinquant´anni fa moriva a Firenze Don Lorenzo Milani icona del cattolicesimo progressista. Forse, però, pochi sanno che all´ombra della famiglia Milani Comparetti, sulla quale è appena uscito un bel libro curato dalla nipote di Lorenzo, Don Milani e suo padre (Edizioni Conoscenza), si è formato anche uno dei più brillanti neuropsichiatri infantili italiani - Adriano Milani Comparetti (1920-1986), fratello maggiore di Lorenzo - al quale si deve, tra le altre cose, l´inserimento dei bambini disabili nelle scuole del nostro paese non più in classi o sezioni separate ma insieme ai coetanei normodotati.
E´ un vero peccato che il nome e l´opera di Adriano Milani Comparetti siano rimasti per così tanto tempo forse oscurati dalla fama planetaria di Don Lorenzo. La storia personale di Adriano Milani Comparetti è, tuttavia, esemplare delle scelte di una generazione di uomini che ha cercato e trovato nell´impegno professionale il modo per costruire una società più giusta continuando così a dare alimento agli ideali che li avevano portati a combattere nella Resistenza.
Adriano Milani Comparetti aveva maturato il proprio impegno antifascista attraverso una rete di amicizie che comprendeva molti di coloro che avevano contribuito a radicare fortemente a Firenze il movimento liberalsocialista e che poi confluiranno nel Partito d´Azione. Milani Comparetti farà la propria parte in molti modi: agirà come combattente nelle SAS, le squadre d´assalto del Pd´A ma sarà attivo anche tra coloro che riattiveranno Radio CORA dopo gli arresti di Piazza d´Azeglio del giugno 1944 e, ancora, dando ospitalità, nelle proprietà di famiglia, a ebrei e perseguitati politici.
Dopo la guerra, come molti azionisti non volle riconoscimenti né desiderò impegnarsi in politica riconoscendo che avrebbe potuto meglio servire il suo paese dedicandosi a quello che sapeva fare meglio, ossia il medico. Volle stare accanto ai bambini, in particolare a quelli che un tempo venivano chiamati spastici e col tempo anche accanto alle loro famiglie cui non venivano riconosciuti sostegni di alcun tipo. Solo dopo una lunga battaglia, la volontà di Milani Comparetti di integrare i disabili nella scuola e nella società avrà la meglio sulle resistenze della politica e della burocrazia. In questa lotta gli sarà vicino l´amico Tristano Codignola che ne condivideva lo spirito. E´ anche grazie a uomini come Adriano Milani Comparetti che questo paese ha potuto conquistare il grado di civiltà di cui oggi noi possiamo godere.
Adriano Milani Comparetti aveva maturato il proprio impegno antifascista attraverso una rete di amicizie che comprendeva molti di coloro che avevano contribuito a radicare fortemente a Firenze il movimento liberalsocialista e che poi confluiranno nel Partito d´Azione. Milani Comparetti farà la propria parte in molti modi: agirà come combattente nelle SAS, le squadre d´assalto del Pd´A ma sarà attivo anche tra coloro che riattiveranno Radio CORA dopo gli arresti di Piazza d´Azeglio del giugno 1944 e, ancora, dando ospitalità, nelle proprietà di famiglia, a ebrei e perseguitati politici.
Dopo la guerra, come molti azionisti non volle riconoscimenti né desiderò impegnarsi in politica riconoscendo che avrebbe potuto meglio servire il suo paese dedicandosi a quello che sapeva fare meglio, ossia il medico. Volle stare accanto ai bambini, in particolare a quelli che un tempo venivano chiamati spastici e col tempo anche accanto alle loro famiglie cui non venivano riconosciuti sostegni di alcun tipo. Solo dopo una lunga battaglia, la volontà di Milani Comparetti di integrare i disabili nella scuola e nella società avrà la meglio sulle resistenze della politica e della burocrazia. In questa lotta gli sarà vicino l´amico Tristano Codignola che ne condivideva lo spirito. E´ anche grazie a uomini come Adriano Milani Comparetti che questo paese ha potuto conquistare il grado di civiltà di cui oggi noi possiamo godere.
Fonte: di ANDREA BECHERUCCI