"ISOLAMENTO (POLITICO) FIDUCIARIO"
24-01-2022 - AGORA'
E' possibile che nell'A.D. 2022 qualcuno, detentore dello zero virgola, possa ancora proporsi “ago della bilancia” della politica italiana, pretendendo di dare le carte anche nella difficile elezione del prossimo Presidente della Repubblica ?
Nella Prima Repubblica, quando comunque la politica aveva un progetto collettivo e contava qualche cosa, era possibile; oggi, dopo anni di inutili ammorbamenti su presunte riforme, saggiamente cancellate dal popolo (sovrano) italiano, e di chiacchiere (bugie ?) sull'inutilità dei piccoli partiti che pretendevano di disturbare quel manovratore, anche no ! Riabilitare politicamente lo zero virgola, dopo che l'elettorato si è ampiamente espresso, lasciandogli il potere di una simile decisione sarebbe, oltre che nefasto, indice di una definitiva assenza della politica italiana. Va ristabilita la posizione di ognuno, perché è pericoloso sobillare certe illusioni e grazie all'immeritata attenzione della platea convince e si autoconvince di avere un ruolo essenziale. Sono gli elettori che attribuiscono un ruolo e non i giochini politici successivi alle elezioni. Gli elettori (compresi coloro che in massa da troppo tempo si astengono) si sono già pronunciati sull'inconsistenza di certi atteggiamenti e programmi.
Scopriremo in questi giorni chi farà il Presidente della Repubblica e quali saranno gli scenari che si sono nascosti dietro questa elezione; ci sarà tempo per commentare l'evento ed accettare di buon grado il nuovo inquilino del Quirinale. In questa circostanza tuttavia la fragilità della politica italiana è emersa in maniera palese, da un lato il Presidente del Consiglio che ha fatto di tutto per autocandidarsi al Quirinale lavorando persino per proporre (scegliere !) un eventuale sostituto a lui gradito (non si era mai visto); dall'altro l'incapacità della politica (ed in particolar modo di centro sinistra) di esprimere un candidato capace di rappresentare gli italiani e di succedere degnamente a Mattarella. Il dramma è che il centro sinistra da l'impressione di navigare al buio, ostaggio delle ripicche di qualche zero virgola e totalmente assente dal paese reale.
Uno spiraglio piccolo, piccolo ma da coltivare, si è avuto in questi giorni quando i tre rappresentanti dell'attuale centro sinistra (comunque lontani anni luce da quello reale) si sono incontrati di buon mattino per elaborare una strategia sul Quirinale. Che abbiano trovato un accordo meno non è dato sapere, tuttavia è il metodo (confermato anche dalla stizzita reazione di qualcuno) che è apprezzabile. L'isolamento politico di figure divisive aiuta un percorso – serio – di riflessione, e probabilmente un tentativo di costruzione concreta di coalizione. Essere decisivi, in un momento così difficile per l'intero Paese, non significa fare ripicche ma definire un percorso politico serio che proponga un progetto di alto profilo, capace di riunire le persone facendole tornare ad occuparsi della collettività. Isolare politicamente lo zero virgola che antepone le manie di protagonismo all'interesse collettivo, probabilmente riuscirà ad intercettare quei milioni di italiani che hanno deciso di non votare più, in questo caso: il gioco VALE la candela !
Nella Prima Repubblica, quando comunque la politica aveva un progetto collettivo e contava qualche cosa, era possibile; oggi, dopo anni di inutili ammorbamenti su presunte riforme, saggiamente cancellate dal popolo (sovrano) italiano, e di chiacchiere (bugie ?) sull'inutilità dei piccoli partiti che pretendevano di disturbare quel manovratore, anche no ! Riabilitare politicamente lo zero virgola, dopo che l'elettorato si è ampiamente espresso, lasciandogli il potere di una simile decisione sarebbe, oltre che nefasto, indice di una definitiva assenza della politica italiana. Va ristabilita la posizione di ognuno, perché è pericoloso sobillare certe illusioni e grazie all'immeritata attenzione della platea convince e si autoconvince di avere un ruolo essenziale. Sono gli elettori che attribuiscono un ruolo e non i giochini politici successivi alle elezioni. Gli elettori (compresi coloro che in massa da troppo tempo si astengono) si sono già pronunciati sull'inconsistenza di certi atteggiamenti e programmi.
Scopriremo in questi giorni chi farà il Presidente della Repubblica e quali saranno gli scenari che si sono nascosti dietro questa elezione; ci sarà tempo per commentare l'evento ed accettare di buon grado il nuovo inquilino del Quirinale. In questa circostanza tuttavia la fragilità della politica italiana è emersa in maniera palese, da un lato il Presidente del Consiglio che ha fatto di tutto per autocandidarsi al Quirinale lavorando persino per proporre (scegliere !) un eventuale sostituto a lui gradito (non si era mai visto); dall'altro l'incapacità della politica (ed in particolar modo di centro sinistra) di esprimere un candidato capace di rappresentare gli italiani e di succedere degnamente a Mattarella. Il dramma è che il centro sinistra da l'impressione di navigare al buio, ostaggio delle ripicche di qualche zero virgola e totalmente assente dal paese reale.
Uno spiraglio piccolo, piccolo ma da coltivare, si è avuto in questi giorni quando i tre rappresentanti dell'attuale centro sinistra (comunque lontani anni luce da quello reale) si sono incontrati di buon mattino per elaborare una strategia sul Quirinale. Che abbiano trovato un accordo meno non è dato sapere, tuttavia è il metodo (confermato anche dalla stizzita reazione di qualcuno) che è apprezzabile. L'isolamento politico di figure divisive aiuta un percorso – serio – di riflessione, e probabilmente un tentativo di costruzione concreta di coalizione. Essere decisivi, in un momento così difficile per l'intero Paese, non significa fare ripicche ma definire un percorso politico serio che proponga un progetto di alto profilo, capace di riunire le persone facendole tornare ad occuparsi della collettività. Isolare politicamente lo zero virgola che antepone le manie di protagonismo all'interesse collettivo, probabilmente riuscirà ad intercettare quei milioni di italiani che hanno deciso di non votare più, in questo caso: il gioco VALE la candela !
Fonte: di ERNESTO RICCI