"UNA DONNA PER LE DONNE"
19-11-2022 - AGORA'
In questi giorni si fa un gran parlare di "Il" e "La" che non sono solo semplici articoli. Premetto che non sono una grande amante del linguaggio di genere ma in questo caso fa la differenza.
Mi riferisco al/alla Presidente del Consiglio prima donna per questa alta carica politica che si dice che abbia infranto il tetto di cristallo.
La scelta dell'articolo al femminile non è più uno sterile esercizio di grammatica. Il reclamare l'articolo maschile per la più alta carica politica dopo il Presidente della Repubblica da parte di una donna, la prima donna Presidente del Consiglio dei Ministri, indica un'escursione di genere, ennesima affermazione che il potere politico è comunque e sempre maschio.
Mentre rifiuta l'articolo "La" esalta il ruolo di madre “accudiente” e non delegante portandosi la figlia all'estero a spese del popolo italiano rivendicando che solo lei decide su sua figlia.
A tutte noi banali lavoratrici, magari anche impegnate politicamente e sindacalmente, sarebbe piaciuto non privare i figli dalla presenza della madre, ma non abbiamo mai potuto portare i nostri figli a lavoro o in riunioni in quanto visti come estranei al contesto in cui ci trovavamo. Alcune per non essere licenziate hanno dovuto nascondere gravidanze e figli.
E il suo voler svolgere il diritto di madre per l'alto ruolo che riveste inciderà molto sul peso politico della Nazione che rappresenta, relegando l'Italia ad essere etichettata come la patria delle mamme e dei mammoni, della pizza e del mandolino.
Il tetto di cristallo è intatto.
Mi riferisco al/alla Presidente del Consiglio prima donna per questa alta carica politica che si dice che abbia infranto il tetto di cristallo.
La scelta dell'articolo al femminile non è più uno sterile esercizio di grammatica. Il reclamare l'articolo maschile per la più alta carica politica dopo il Presidente della Repubblica da parte di una donna, la prima donna Presidente del Consiglio dei Ministri, indica un'escursione di genere, ennesima affermazione che il potere politico è comunque e sempre maschio.
Mentre rifiuta l'articolo "La" esalta il ruolo di madre “accudiente” e non delegante portandosi la figlia all'estero a spese del popolo italiano rivendicando che solo lei decide su sua figlia.
A tutte noi banali lavoratrici, magari anche impegnate politicamente e sindacalmente, sarebbe piaciuto non privare i figli dalla presenza della madre, ma non abbiamo mai potuto portare i nostri figli a lavoro o in riunioni in quanto visti come estranei al contesto in cui ci trovavamo. Alcune per non essere licenziate hanno dovuto nascondere gravidanze e figli.
E il suo voler svolgere il diritto di madre per l'alto ruolo che riveste inciderà molto sul peso politico della Nazione che rappresenta, relegando l'Italia ad essere etichettata come la patria delle mamme e dei mammoni, della pizza e del mandolino.
Il tetto di cristallo è intatto.
Fonte: di Donatella Becattini