IL VENDITORE DI ALMANACCHI di Enno Ghiandelli
23-12-2024 - CRONACHE SOCIALISTE
Siamo alla fine di un anno che turbolento è dire poco. Da un lato una situazione internazionale che rischia di portare il mondo verso la catastrofe, dall'altro una situazione economica che peggiora sempre di più creando sempre maggiore povertà nel mondo. Il capitalismo trionfante ed il sistema liberale ad esso associato, secondo Francis Fukuyama, avrebbe dovuto essere l'apice dell'umanità in termini di pace e di benessere. Per la verità anch'egli, anche se alcuni anni dopo, modifica i suoi convincimenti.
Gli Stati Uniti con la Presidenza di Donald Trump andranno verso politiche protezionistiche che non tuteleranno i diritti civili e l'ambiente subirà un notevole peggioramento.
In Europa stiamo vivendo uno dei momenti più difficili dalla fine della guerra, la scelta ultraliberista della Commissione Europea sta dando i suoi risultati. La Germania che pareva lanciata in una corsa senza fine sulla via dello sviluppo economico all'improvviso si è fermata, infettando l'economia europea. Accusare di tutte queste colpe il non certo brillante Olaf Scholz, è non solo ingiusto ma anche sbagliato perché non aiuta a risolvere il problema. In realtà bisogna mettere sotto accusa una intera classe dirigente che da anni ha preferito una visione miope ed egoista rispetto alle necessità di avere uno sviluppo ordinato attraverso una redistribuzione del surplus che la Germania produceva. Basare lo sviluppo economico solo sul commercio estero è stata una pura follia. Ciò significa che tutti si fanno una sfrenata concorrenza sui mercati internazionali e quindi anche i paesi europei sono l'un contro l'altro armato. Accanto a questo non bisogna dimenticare che le politiche del deficit dei singoli stati sono funzionali all'industria tedesca, perché i paesi con forte deficit abbassano il valore dell'euro e rendono competitive le merci tedesche sui mercati mondiali, da un lato, dall'altro consentono ai tedeschi di acquistare le migliori aziende dei paesi e legarle alla loro catene di produzione. Andato in crisi il mercato dell'auto principalmente per due motivi, il sorgere di nuovi produttori e l'arrestarsi dell'innovazione sostanziale nel comparto, vedi l'auto elettrica, ha portato all'inaridirsi di tutto il sistema.
È ingenuo chi pensa, come ha fatto Ursula von der Leyen, che sia sufficiente dire che da una certa data si dovrà abbandonare il motore termico a favore di quello elettrico e tutto si risolva. Lo sconquasso che ciò provoca ha ricadute sociali enormi, milioni di lavoratori europei con il proprio posto di lavoro a rischio con tutto quello che ne consegue in termini di welfare. Come si pensa che il mercato possa autonomamente gestire un meccanismo di queste dimensioni senza creare una catastrofe epocale? Un mercato come quello automobilistico (non è che negli altri comparti le cose vadano diversamente) ha dimostrato che i capitalisti ed i loro managers sono più interessati a guadagni a breve termine che ad una visione di sviluppo delle loro aziende.
Inoltre, l'Europa, che nelle recenti vicende internazionali non ha avuto alcuna voce in capitolo, si è acriticamente associata alla politica statunitense. La mancanza di fonti energetiche proprie la costringe ad una politica di sudditanza (in Europa l'unica fonte energetica è il carbone).
In Italia la situazione appare ancora più paradossale: se apriamo una qualsiasi televisione e leggiamo la stragrande maggioranza dei quotidiani pensiamo di essere in un paese felice. L'occupazione aumenta, l'export pure, quindi tutto va bene. A parte quei quattro comunisti che ritengono insufficienti le risorse destinate alla sanità. La Presidente del Consiglio sostiene che non è vero, mente come su altre mille cose.
Purtroppo, i dati statistici dicono altro e cioè sempre molte più famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese
Meno male che a movimentare la vita politica italiana abbiamo alcuni ottimi comici. Il più divertente è l'Onorevole Giuseppe Conte (il famoso Giuseppi di Trump) passato dalla guida di un governo con la Lega ad uno col PD senza fare una piega. Conte presiedeva il Consiglio dei Ministri a sua insaputa, dando utili consigli attraverso lettere ai suoi ministri che poi facevano come volevano. La sentenza di Palermo (forse nel capoluogo siciliano ci sono le zecche nere? Cosa ne pensa On. Salvini?) smentisce clamorosamente le capacità di Governo dell'On. Conte, pacifista ad intermittenza, al quale vanno associati il Ministro della difesa Elisabetta Trenta e Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli co firmatari del primo decreto Salvini in materia di blocco dell'immigrazione e testimoni reticenti a Palermo. A questo terzetto bisogna aggiungere l'ex Vicepresidente del Consiglio, l'On. Lugi di Maio, quello che definì le navi delle ONG che raccoglievano i profughi “taxi del mare” (a proposito di slogan l'On. Di Maio è famoso per un altro, quello pronunciato coram populo “mai con quelli di Bibbiano” riferendosi al PD ed accusandolo di essere responsabile di traffico di minori, in compagnia di Lega e Fratelli d'Italia. Se lo ricorda On. Meloni?) Per la verità il Sindaco PD era accusato di problematiche amministrative e poi assolto. Dopo queste invettive, si era nell'estate del 2019, il 5 settembre, l'On. Di Maio diviene Ministro degli Esteri in un Governo al quale partecipa anche il PD.
Certo l'On. Meloni, il più importante politico europeo secondo la rivista “il Politico” (nessuno che io sappia ha ricordato che il CEO della Springer, società proprietaria della rivista, è un tifoso di Trump che alle elezioni del 2020 aveva invitato i suoi più stretti collaboratori a pregare per la vittoria di Trump alle elezioni, come scoprì il Washington Post. Che ci sia una internazionale sovranista?) un obbiettivo lo persegue con coerenza: non prendere mai le distanze dal fascismo e cercare di abbattere la democrazia liberale.
Se la destra è questa il PD non pare trovare il bandolo della matassa, anche se secondo i sondaggi regge o avanza, non ha un riferimento sociale solido che gli consenta di impostare una battaglia politica contro la destra. Tutte le volte che accade qualcosa l'unica richieste che avanzano i dirigenti del PD, segretaria in testa, è che la Presidente del Consiglio o il ministro competente vadano in Parlamento a riferire. Decisamente rispetto alla necessità di ribaltare questa situazione.
Passeggere: …Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice non è vero?
Venditore: Speriamolo.
Gli Stati Uniti con la Presidenza di Donald Trump andranno verso politiche protezionistiche che non tuteleranno i diritti civili e l'ambiente subirà un notevole peggioramento.
In Europa stiamo vivendo uno dei momenti più difficili dalla fine della guerra, la scelta ultraliberista della Commissione Europea sta dando i suoi risultati. La Germania che pareva lanciata in una corsa senza fine sulla via dello sviluppo economico all'improvviso si è fermata, infettando l'economia europea. Accusare di tutte queste colpe il non certo brillante Olaf Scholz, è non solo ingiusto ma anche sbagliato perché non aiuta a risolvere il problema. In realtà bisogna mettere sotto accusa una intera classe dirigente che da anni ha preferito una visione miope ed egoista rispetto alle necessità di avere uno sviluppo ordinato attraverso una redistribuzione del surplus che la Germania produceva. Basare lo sviluppo economico solo sul commercio estero è stata una pura follia. Ciò significa che tutti si fanno una sfrenata concorrenza sui mercati internazionali e quindi anche i paesi europei sono l'un contro l'altro armato. Accanto a questo non bisogna dimenticare che le politiche del deficit dei singoli stati sono funzionali all'industria tedesca, perché i paesi con forte deficit abbassano il valore dell'euro e rendono competitive le merci tedesche sui mercati mondiali, da un lato, dall'altro consentono ai tedeschi di acquistare le migliori aziende dei paesi e legarle alla loro catene di produzione. Andato in crisi il mercato dell'auto principalmente per due motivi, il sorgere di nuovi produttori e l'arrestarsi dell'innovazione sostanziale nel comparto, vedi l'auto elettrica, ha portato all'inaridirsi di tutto il sistema.
È ingenuo chi pensa, come ha fatto Ursula von der Leyen, che sia sufficiente dire che da una certa data si dovrà abbandonare il motore termico a favore di quello elettrico e tutto si risolva. Lo sconquasso che ciò provoca ha ricadute sociali enormi, milioni di lavoratori europei con il proprio posto di lavoro a rischio con tutto quello che ne consegue in termini di welfare. Come si pensa che il mercato possa autonomamente gestire un meccanismo di queste dimensioni senza creare una catastrofe epocale? Un mercato come quello automobilistico (non è che negli altri comparti le cose vadano diversamente) ha dimostrato che i capitalisti ed i loro managers sono più interessati a guadagni a breve termine che ad una visione di sviluppo delle loro aziende.
Inoltre, l'Europa, che nelle recenti vicende internazionali non ha avuto alcuna voce in capitolo, si è acriticamente associata alla politica statunitense. La mancanza di fonti energetiche proprie la costringe ad una politica di sudditanza (in Europa l'unica fonte energetica è il carbone).
In Italia la situazione appare ancora più paradossale: se apriamo una qualsiasi televisione e leggiamo la stragrande maggioranza dei quotidiani pensiamo di essere in un paese felice. L'occupazione aumenta, l'export pure, quindi tutto va bene. A parte quei quattro comunisti che ritengono insufficienti le risorse destinate alla sanità. La Presidente del Consiglio sostiene che non è vero, mente come su altre mille cose.
Purtroppo, i dati statistici dicono altro e cioè sempre molte più famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese
Meno male che a movimentare la vita politica italiana abbiamo alcuni ottimi comici. Il più divertente è l'Onorevole Giuseppe Conte (il famoso Giuseppi di Trump) passato dalla guida di un governo con la Lega ad uno col PD senza fare una piega. Conte presiedeva il Consiglio dei Ministri a sua insaputa, dando utili consigli attraverso lettere ai suoi ministri che poi facevano come volevano. La sentenza di Palermo (forse nel capoluogo siciliano ci sono le zecche nere? Cosa ne pensa On. Salvini?) smentisce clamorosamente le capacità di Governo dell'On. Conte, pacifista ad intermittenza, al quale vanno associati il Ministro della difesa Elisabetta Trenta e Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli co firmatari del primo decreto Salvini in materia di blocco dell'immigrazione e testimoni reticenti a Palermo. A questo terzetto bisogna aggiungere l'ex Vicepresidente del Consiglio, l'On. Lugi di Maio, quello che definì le navi delle ONG che raccoglievano i profughi “taxi del mare” (a proposito di slogan l'On. Di Maio è famoso per un altro, quello pronunciato coram populo “mai con quelli di Bibbiano” riferendosi al PD ed accusandolo di essere responsabile di traffico di minori, in compagnia di Lega e Fratelli d'Italia. Se lo ricorda On. Meloni?) Per la verità il Sindaco PD era accusato di problematiche amministrative e poi assolto. Dopo queste invettive, si era nell'estate del 2019, il 5 settembre, l'On. Di Maio diviene Ministro degli Esteri in un Governo al quale partecipa anche il PD.
Certo l'On. Meloni, il più importante politico europeo secondo la rivista “il Politico” (nessuno che io sappia ha ricordato che il CEO della Springer, società proprietaria della rivista, è un tifoso di Trump che alle elezioni del 2020 aveva invitato i suoi più stretti collaboratori a pregare per la vittoria di Trump alle elezioni, come scoprì il Washington Post. Che ci sia una internazionale sovranista?) un obbiettivo lo persegue con coerenza: non prendere mai le distanze dal fascismo e cercare di abbattere la democrazia liberale.
Se la destra è questa il PD non pare trovare il bandolo della matassa, anche se secondo i sondaggi regge o avanza, non ha un riferimento sociale solido che gli consenta di impostare una battaglia politica contro la destra. Tutte le volte che accade qualcosa l'unica richieste che avanzano i dirigenti del PD, segretaria in testa, è che la Presidente del Consiglio o il ministro competente vadano in Parlamento a riferire. Decisamente rispetto alla necessità di ribaltare questa situazione.
Passeggere: …Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice non è vero?
Venditore: Speriamolo.
(G. Leopardi, Dialogo di un venditore d'almanacchi e di un passeggere)
Fonte: di Enno Ghiandelli