"JULIA GILLARD"
22-05-2023 - DONNE E SOCIALISMO di Ferdinando Leonzio
Superate le precedenti rivalitá, nel 1897 e nel 1898 le colonie britanniche dell'Australia elessero, con voto popolare, un'Assemblea Costituente, la quale varò una Costituzione che apriva le porte ad una federazione di Stati. Essa, nel corso del 1900, venne sottoposta a referendum nei singoli territori ed entrò in vigore, dopo la ratifica del parlamento britannico, il 1° gennaio 1901, data di nascita del Commonwealt of Australia (Stato federale dell'Australia) [1], come dominion all'interno dell'impero britannico.
A marzo ci furono le prime elezioni e il 9 maggio successivo si insediò il Parlamento federale.
Giá prima di questa data esistevano nei singoli stati movimenti e gruppi parlamentari di orientamento laburista , strettamente collegati al movimento sindacale.
Nel 1901 gli eletti alla Camera dei Rappresentanti di ispirazione laburista si collegarono fra loro costituendo un gruppo federale dei partiti e movimenti laburisti, che nel 1908 assumeranno il nome di Partito Laburista Australiano (ALP), con una struttura unitaria estesa a tutto il Paese. L'ALP é un partito di ispirazione socialdemocratica con stretti legami col movimento sindacale e fa parte dell'Internazionale Socialista.
A marzo ci furono le prime elezioni e il 9 maggio successivo si insediò il Parlamento federale.
Giá prima di questa data esistevano nei singoli stati movimenti e gruppi parlamentari di orientamento laburista , strettamente collegati al movimento sindacale.
Nel 1901 gli eletti alla Camera dei Rappresentanti di ispirazione laburista si collegarono fra loro costituendo un gruppo federale dei partiti e movimenti laburisti, che nel 1908 assumeranno il nome di Partito Laburista Australiano (ALP), con una struttura unitaria estesa a tutto il Paese. L'ALP é un partito di ispirazione socialdemocratica con stretti legami col movimento sindacale e fa parte dell'Internazionale Socialista.
Alle prime elezioni federali del 1901 i laburisti ottennero 14 seggi su 75 alla Camera e 8 su 36 al Senato [2]. Ma già nel 1903 il loro partito ottenne 22/75 seggi alla Camera e 14/36 al Senato e, nel corso della legislatura, riuscì a costituire, sia pure per pochi mesi [3], un governo di minoranza, con Primo Ministro il leader laburista Chris Watson (1867-1941), che fu il primo governo laburista nel mondo.
Da allora le vicende successive vedranno l'ALP alternativamente al potere o all'opposizione, secondo l'esito delle varie elezioni, avendo come principale antagonista la conservatrice coalizione di centro-destra formata dal Partito Liberale d'Australia e dal Partito Nazionale d'Australia, definita brevemente Coalition.
Julia Eileen Gillard, seconda figlia [4] dell'infermiere John Oliver e di Moira Mackenzie, é nata a Barry, in Galles, il 29 settembre 1961.
Poiché Julia da bambina soffriva di una malattia broncopolmonare, per la quale i medici consigliavano il trasferimento in una più calda zona climatica, ed anche per migliorare il loro tenore di vita, i Gillard, nel 1966, decisero di emigrare in Australia.
Si stabilirono ad Adelaide, nell'Australia Meridionale e nel 1974 ottennero la cittadinanza australiana, pur conservando quella britannica, a cui però Julia rinuncerà nel 1998, prima di entrare nel parlamento australiano.
Terminati gli studi elementari e medi in scuole statali, la Gillard nel 1979 si iscrisse all'università di Adelaide, dove partecipò alle lotte studentesche contro i tagli governativi al fondi per l'istruzione, e aderì all'Unione Australiana degli Studenti (AUS). Da allora il passo verso la politica e verso il Labour fu breve.
Da allora le vicende successive vedranno l'ALP alternativamente al potere o all'opposizione, secondo l'esito delle varie elezioni, avendo come principale antagonista la conservatrice coalizione di centro-destra formata dal Partito Liberale d'Australia e dal Partito Nazionale d'Australia, definita brevemente Coalition.
Julia Eileen Gillard, seconda figlia [4] dell'infermiere John Oliver e di Moira Mackenzie, é nata a Barry, in Galles, il 29 settembre 1961.
Poiché Julia da bambina soffriva di una malattia broncopolmonare, per la quale i medici consigliavano il trasferimento in una più calda zona climatica, ed anche per migliorare il loro tenore di vita, i Gillard, nel 1966, decisero di emigrare in Australia.
Si stabilirono ad Adelaide, nell'Australia Meridionale e nel 1974 ottennero la cittadinanza australiana, pur conservando quella britannica, a cui però Julia rinuncerà nel 1998, prima di entrare nel parlamento australiano.
Terminati gli studi elementari e medi in scuole statali, la Gillard nel 1979 si iscrisse all'università di Adelaide, dove partecipò alle lotte studentesche contro i tagli governativi al fondi per l'istruzione, e aderì all'Unione Australiana degli Studenti (AUS). Da allora il passo verso la politica e verso il Labour fu breve.
Questa è stata la prima cosa in cui sono stato coinvolta, e poi sono stata progressivamente coinvolta nel club laburista e nel partito laburista e nel sindacalismo studentesco a livello nazionale [5].
Nel 1982, dunque, diventata vicepresidente dell'AUS, si trasferì A Melbourne, dove si trovavano gli uffici centrali dell'associazione studentesca e dove divenne presidente nazionale dell' Unione Australiana degli Studenti negli anni 1983-84. Per un certo periodo fece anche parte del Socialist Forum, un'associazione di sinistra. Aveva, allora, vent'anni.
Nel 1986 si laureò in Legge e nel 1989 in Lettere. Nel 1987 entrò a far parte dello studio legale Slater e Gordon a Melbourne, specializzandosi in Diritto del Lavoro e nella difesa dei lavoratori. Nel 1990 divenne partner (azionista) dello Studio legale in cui lavorava: la socia più giovane, ventinove anni. Lascerà lo studio nel 1996.
Intanto tentava di entrare nelle istituzioni, cercando una candidatura laburista per un seggio in Parlamento. Non ci riuscì alle elezioni politiche del 1993 e fu battuta in quelle del 1996.
Riuscì, invece, nel 1998, ad essere eletta alla Camera dei Rappresentanti, nel collegio di Lalor (Stato di Victoria), iniziando una carriera politica che la porterà ai vertici del partito e a quelli dello Stato.
Le votazioni di quell'anno assegnarono la maggioranza alla Coalition, che costituì un governo di centro-destra, mentre il Labour si fermò a 67 seggi su 148 alla Camera e a 17 su 40 al Senato.
L'ALP fu ancora sconfitto nelle elezioni federali del 2001 e in quelle del 2004 [6].
Julia Gillard comunque mantenne il suo seggio alla Camera ed ebbe l'opportunità di accumulare una vasta esperienza politico-amministrativa, come componente di importanti commissioni parlamentari, come quella per l'occupazione e per l'istruzione e quella per gli affari degli aborigeni [7].
Dopo la sconfitta dell'ALP del 2001, dunque al suo secondo mandato, la Gillard fu chiamata a far parte del „governo ombra“ [8] laburista [9], con assegnato il ministero-ombra Popolazione e Immigrazione, a cui nel 2003 si aggiunse quello per gli Affari Indigeni.
Successivamente le venne assegnato il prestigioso Ministero della Salute.
Intanto tentava di entrare nelle istituzioni, cercando una candidatura laburista per un seggio in Parlamento. Non ci riuscì alle elezioni politiche del 1993 e fu battuta in quelle del 1996.
Riuscì, invece, nel 1998, ad essere eletta alla Camera dei Rappresentanti, nel collegio di Lalor (Stato di Victoria), iniziando una carriera politica che la porterà ai vertici del partito e a quelli dello Stato.
Le votazioni di quell'anno assegnarono la maggioranza alla Coalition, che costituì un governo di centro-destra, mentre il Labour si fermò a 67 seggi su 148 alla Camera e a 17 su 40 al Senato.
L'ALP fu ancora sconfitto nelle elezioni federali del 2001 e in quelle del 2004 [6].
Julia Gillard comunque mantenne il suo seggio alla Camera ed ebbe l'opportunità di accumulare una vasta esperienza politico-amministrativa, come componente di importanti commissioni parlamentari, come quella per l'occupazione e per l'istruzione e quella per gli affari degli aborigeni [7].
Dopo la sconfitta dell'ALP del 2001, dunque al suo secondo mandato, la Gillard fu chiamata a far parte del „governo ombra“ [8] laburista [9], con assegnato il ministero-ombra Popolazione e Immigrazione, a cui nel 2003 si aggiunse quello per gli Affari Indigeni.
Successivamente le venne assegnato il prestigioso Ministero della Salute.
Dopo la quarta e cocente sconfitta del Labour nel 2004 le tensioni all'interno del partito aumentarono e nel dicembre 2006 Kevin Rudd prevalse su Kim Beazley come Capo dell'Opposizione e del Governo-ombra. La Gillard aveva già sfidato [10] la vice di Beazley, Jenny Macklin[11], ma la Macklin, visto sconfitto il suo Capo, si ritirò, lasciando che Gillard prendesse senza ostacoli, il suo posto, divenendo perciò Vice Capo dell'Opposizione e acquisendo anche il ministero-ombra del Lavoro e degli Affari Sociali [12].
Alle elezioni del 24 novembre 2007 arrivò il momento tanto atteso della vittoria per i laburisti, che con una spettacolare rimonta, ottennero la maggioranza assoluta alla Camera, con 83 seggi su 150 e 17 seggi su 40 al Senato [13].
Poiché in Australia un governo può formarsi avendo la maggioranza alla sola Camera, venne costituito un governo monocolore laburista e quelli che erano Capo e Vice Capo dell'Opposizione divennero Primo Ministro (Kevin Rudd) e Vice Primo Ministro (Julia Gillard); Gilard fu la prima donna a ricoprire tale carica in Australia.
A lei, ormai divenuta una stella del Labour, fu assegnato anche il „superministero“, comprensivo dell'Istruzione e del Lavoro.
Alla Gillard soprattutto spetta il merito di aver riformato e riorganizzato l'intero sistema scolastico australiano, dalle elementari all'università, all'insegna della modernità, dell'efficienza, della democrazia e della digitalizzazione.
Tuttavia il governo Rudd, dopo gli iniziali entusiasmi e nonostante l'attivismo e le qualità della Gillard, dimostratasi ottima oratrice e amministratrice, cominciò a diminuire nel gradimento dell'opinione pubblica, come evidenziato dai sondaggi.
Il malumore per il suo stile di governo finì per diffondersi anche all'interno del Labour e dello stesso governo, fino a spingere la Gillard a „sfidare“ Rudd per un voto sulla leadership del partito, e quindi del governo, da tenersi il 24 giugno 2010.
Ma Kevin Rudd, in un primo momento intenzionato a resistere, viste le scarse adesioni raccolte in suo sostegno, poche ore prima della votazione, rinunciò alla battaglia e si dimise da Primo Ministro e da leader del Labour e così la sua vice Julia Gillard assunse la leadership senza opposizione. Al suo posto come vice venne eletto unitariamente il Ministro del Tesoro Wayne Swan. I ministri rimasero gli stessi del precedente governo Rudd. Gillard subito dopo presto' giuramento nelle mani della Governatore Generale, la professoressa Quentin Bryce [14].
Cosí per la prima volta in Australia si ebbe un governo federale presieduto da una donna, 27° Primo Ministro dell'Australia. E per la prima volta al vertice dell'Australia sia il Capo dello Stato (la Regina Elisabetta II), che il Governatore suo rappresentante (Quentin Bryce) e il Capo del Governo (Julia Gillard) furono tre donne!
Alla Gillard, che non nascondeva la sua vocazione repubblicana, non bastava però essere assurta alla sua carica per una specie di rimpasto interno del Partito Laburista: le occorreva anche una legittimazione popolare.
Così, dopo poche settimane, precisamente il 17 luglio 2010, ottenuto il consenso del Governatore, annunciò elezioni anticipate per il 21 agosto 2010, anche in considerazione del fatto che, dopo il cambio di guida, il Labour era cresciuto nei sondaggi. Il suo slogan, durante l'infuocata campagna elettorale, fu Sí, andremo avanti insieme.
I risultati però non furono quelli sperati, in quanto determinarono una situazione di Hung Parliament (Parlamento sospeso), avendo sia il Partito Laburista Australiano (ALP) che la Coalizione (centro-destra) ottenuto alla Camera dei Rappresentanti [15] 72 seggi ciascuno su un totale di 150, dando perciò luogo ad una situazione di stallo e di equilibrio che faceva diventare arbitri della formazione del nuovo governo i sei altri deputati di varia appartenenza politica.
La Gillard riuscì ad assicurarsi il sostegno dell'unico deputato verde e leader del suo partito Adam Bandt [16] e quello di 3 indipendenti su 4: Rob Oakeshott, Andrew Wilkie e Tony Windsor.
Di conseguenza, il 14 settembre 2010, Julia Gillard, poté giurare nelle mani del Governatore e dare vita al suo secondo Governo.
Tale Governo non era identico al precedente: comprendeva riconferme e nuovi innesti. Ne facevano parte diverse donne come Jenny Macklin (Famiglia e Affari indigeni), Tanya Plibersek (Affari Sociali), Kate Ellis, (Donne e Infanzia), Julie Collins (Commercio, ecc.), Kate Lundy (Sport, Industria), Catherine King (Enti Locali, Sicurezza Stradale).
Particolare attenzione venne riservata dal nuovo governo al risanamento del bilancio, alla tutela della salute, anche mentale, all'assistenza agli anziani e ai disabili, alla modernizzazione e diffusione dell'istruzione.
E, naturalmente, alla salvaguardia della parità di genere, per la quale Gillard dovette affrontare i residui maschilisti ancora presenti nella società australiana, tanto che in suo sostegno scese in campo la famosa giornalista, femminista e laburista, Anne Summers, che il 31 agosto 2012 tenne una conferenza intitolata La persecuzione politica della prima donna primo ministro australiana.
Prendendo spunto da alcuni sondaggi non proprio positivi per il governo, agli inizi del 2012, all'interno del Labour, emerse una frangia che cominciò a contestare la leadership della Gillard e che trovò il suo punto di riferimento nell'ex Primo Ministro Kevin Rudd, che il 22 febbraio 2012 rassegnò le dimissioni dal prestigioso incarico di Ministro degli Esteri che gli era stato conferito. Per porre fine alla voci di una prossima „sfida“ di Rudd, fu la stessa premier a convocare una votazione in merito (una „sfida“) per il 27 febbraio.
I risultati, nel gruppo dirigente laburista [17] le diedero perfettamente ragione, in quanto vinse con 71 voti contro 31.
Neanche questo chiaro risultato bastò a calmare i malumori in casa laburista. In risposta agli attacchi dell'ex leader laburista Simon Crean la signora Gillard indisse una nuova votazione interna, in cui però nessuno volle „sfidarla“ e fu perciò riconfermata all'unanimità.
Ma i sondaggi, sempre più negativi per il Labour, ridiedero fiato all'opposizione interna, alcuni ministri [18] si dimisero e riemerse la candidatura di Kevin Rodd alla guida del Labour. La Gillard allora convocò il vertice laburista a Canberra per il 26 giugno 2013, invitando i suoi eventuali avversari a impegnarsi, assieme a lei, che il vincitore sarebbe stato leader, mentre il perdente si sarebbe ritirato dalla politica!
Kevin Rodd accetto' la sfida e i risultati gli diedero ragione, avendo ottenuto 57 voti contro i 45 alla Gillard. Successivamente la prestigiosa statista laburista rilasciò una lunga dichiarazione alla stampa, in cui, fra l'altro, disse:
Mi congratulo con l'onorevole Rudd per la sua elezione. In vista della sua elezione ho scritto al Governatore Generale chiedendole di incaricare Rudd come primo ministro dell'Australia. […] In conformità con l'impegno che ho preso prima, oggi annuncio che non mi ricandiderò nel mio collegio di Lalor alle prossime elezioni. […] Tre anni fa ho avuto il grandissimo onore di essere eletta leader laburista. [...]. Ringrazio il Partito Laburista Australiano per questo privilegio e ringrazio il popolo australiano per il suo sostegno. Quando mi sono presentata per la prima volta come leader laburista nel 2010, ho avuto il sostegno decisivo dei miei colleghi. Li ringrazio per questo e li ringrazio per avermi dato l'opportunità non solo di servire la nazione, ma di servire come prima donna Primo Ministro di questo Paese. Negli anni in cui sono stata Primo Ministro, principalmente ho guidato un governo di minoranza e ho affrontato divisioni interne del mio partito politico. Non è stato un ambiente facile in cui lavorare. Ma sono lieta che in questo ambiente, che non è stato facile, ha prevalso l'impegno per garantire che questo Paese sia reso più forte, più intelligente e più equo per il futuro. […]
Quello di cui sono assolutamente fiduciosa è che sarà più facile per la prossima donna farsi strada nella vita pubblica e per la donna dopo di lei. E ne sono orgogliosa. […].
Alle elezioni del 24 novembre 2007 arrivò il momento tanto atteso della vittoria per i laburisti, che con una spettacolare rimonta, ottennero la maggioranza assoluta alla Camera, con 83 seggi su 150 e 17 seggi su 40 al Senato [13].
Poiché in Australia un governo può formarsi avendo la maggioranza alla sola Camera, venne costituito un governo monocolore laburista e quelli che erano Capo e Vice Capo dell'Opposizione divennero Primo Ministro (Kevin Rudd) e Vice Primo Ministro (Julia Gillard); Gilard fu la prima donna a ricoprire tale carica in Australia.
A lei, ormai divenuta una stella del Labour, fu assegnato anche il „superministero“, comprensivo dell'Istruzione e del Lavoro.
Alla Gillard soprattutto spetta il merito di aver riformato e riorganizzato l'intero sistema scolastico australiano, dalle elementari all'università, all'insegna della modernità, dell'efficienza, della democrazia e della digitalizzazione.
Tuttavia il governo Rudd, dopo gli iniziali entusiasmi e nonostante l'attivismo e le qualità della Gillard, dimostratasi ottima oratrice e amministratrice, cominciò a diminuire nel gradimento dell'opinione pubblica, come evidenziato dai sondaggi.
Il malumore per il suo stile di governo finì per diffondersi anche all'interno del Labour e dello stesso governo, fino a spingere la Gillard a „sfidare“ Rudd per un voto sulla leadership del partito, e quindi del governo, da tenersi il 24 giugno 2010.
Ma Kevin Rudd, in un primo momento intenzionato a resistere, viste le scarse adesioni raccolte in suo sostegno, poche ore prima della votazione, rinunciò alla battaglia e si dimise da Primo Ministro e da leader del Labour e così la sua vice Julia Gillard assunse la leadership senza opposizione. Al suo posto come vice venne eletto unitariamente il Ministro del Tesoro Wayne Swan. I ministri rimasero gli stessi del precedente governo Rudd. Gillard subito dopo presto' giuramento nelle mani della Governatore Generale, la professoressa Quentin Bryce [14].
Cosí per la prima volta in Australia si ebbe un governo federale presieduto da una donna, 27° Primo Ministro dell'Australia. E per la prima volta al vertice dell'Australia sia il Capo dello Stato (la Regina Elisabetta II), che il Governatore suo rappresentante (Quentin Bryce) e il Capo del Governo (Julia Gillard) furono tre donne!
Alla Gillard, che non nascondeva la sua vocazione repubblicana, non bastava però essere assurta alla sua carica per una specie di rimpasto interno del Partito Laburista: le occorreva anche una legittimazione popolare.
Così, dopo poche settimane, precisamente il 17 luglio 2010, ottenuto il consenso del Governatore, annunciò elezioni anticipate per il 21 agosto 2010, anche in considerazione del fatto che, dopo il cambio di guida, il Labour era cresciuto nei sondaggi. Il suo slogan, durante l'infuocata campagna elettorale, fu Sí, andremo avanti insieme.
I risultati però non furono quelli sperati, in quanto determinarono una situazione di Hung Parliament (Parlamento sospeso), avendo sia il Partito Laburista Australiano (ALP) che la Coalizione (centro-destra) ottenuto alla Camera dei Rappresentanti [15] 72 seggi ciascuno su un totale di 150, dando perciò luogo ad una situazione di stallo e di equilibrio che faceva diventare arbitri della formazione del nuovo governo i sei altri deputati di varia appartenenza politica.
La Gillard riuscì ad assicurarsi il sostegno dell'unico deputato verde e leader del suo partito Adam Bandt [16] e quello di 3 indipendenti su 4: Rob Oakeshott, Andrew Wilkie e Tony Windsor.
Di conseguenza, il 14 settembre 2010, Julia Gillard, poté giurare nelle mani del Governatore e dare vita al suo secondo Governo.
Tale Governo non era identico al precedente: comprendeva riconferme e nuovi innesti. Ne facevano parte diverse donne come Jenny Macklin (Famiglia e Affari indigeni), Tanya Plibersek (Affari Sociali), Kate Ellis, (Donne e Infanzia), Julie Collins (Commercio, ecc.), Kate Lundy (Sport, Industria), Catherine King (Enti Locali, Sicurezza Stradale).
Particolare attenzione venne riservata dal nuovo governo al risanamento del bilancio, alla tutela della salute, anche mentale, all'assistenza agli anziani e ai disabili, alla modernizzazione e diffusione dell'istruzione.
E, naturalmente, alla salvaguardia della parità di genere, per la quale Gillard dovette affrontare i residui maschilisti ancora presenti nella società australiana, tanto che in suo sostegno scese in campo la famosa giornalista, femminista e laburista, Anne Summers, che il 31 agosto 2012 tenne una conferenza intitolata La persecuzione politica della prima donna primo ministro australiana.
Prendendo spunto da alcuni sondaggi non proprio positivi per il governo, agli inizi del 2012, all'interno del Labour, emerse una frangia che cominciò a contestare la leadership della Gillard e che trovò il suo punto di riferimento nell'ex Primo Ministro Kevin Rudd, che il 22 febbraio 2012 rassegnò le dimissioni dal prestigioso incarico di Ministro degli Esteri che gli era stato conferito. Per porre fine alla voci di una prossima „sfida“ di Rudd, fu la stessa premier a convocare una votazione in merito (una „sfida“) per il 27 febbraio.
I risultati, nel gruppo dirigente laburista [17] le diedero perfettamente ragione, in quanto vinse con 71 voti contro 31.
Neanche questo chiaro risultato bastò a calmare i malumori in casa laburista. In risposta agli attacchi dell'ex leader laburista Simon Crean la signora Gillard indisse una nuova votazione interna, in cui però nessuno volle „sfidarla“ e fu perciò riconfermata all'unanimità.
Ma i sondaggi, sempre più negativi per il Labour, ridiedero fiato all'opposizione interna, alcuni ministri [18] si dimisero e riemerse la candidatura di Kevin Rodd alla guida del Labour. La Gillard allora convocò il vertice laburista a Canberra per il 26 giugno 2013, invitando i suoi eventuali avversari a impegnarsi, assieme a lei, che il vincitore sarebbe stato leader, mentre il perdente si sarebbe ritirato dalla politica!
Kevin Rodd accetto' la sfida e i risultati gli diedero ragione, avendo ottenuto 57 voti contro i 45 alla Gillard. Successivamente la prestigiosa statista laburista rilasciò una lunga dichiarazione alla stampa, in cui, fra l'altro, disse:
Mi congratulo con l'onorevole Rudd per la sua elezione. In vista della sua elezione ho scritto al Governatore Generale chiedendole di incaricare Rudd come primo ministro dell'Australia. […] In conformità con l'impegno che ho preso prima, oggi annuncio che non mi ricandiderò nel mio collegio di Lalor alle prossime elezioni. […] Tre anni fa ho avuto il grandissimo onore di essere eletta leader laburista. [...]. Ringrazio il Partito Laburista Australiano per questo privilegio e ringrazio il popolo australiano per il suo sostegno. Quando mi sono presentata per la prima volta come leader laburista nel 2010, ho avuto il sostegno decisivo dei miei colleghi. Li ringrazio per questo e li ringrazio per avermi dato l'opportunità non solo di servire la nazione, ma di servire come prima donna Primo Ministro di questo Paese. Negli anni in cui sono stata Primo Ministro, principalmente ho guidato un governo di minoranza e ho affrontato divisioni interne del mio partito politico. Non è stato un ambiente facile in cui lavorare. Ma sono lieta che in questo ambiente, che non è stato facile, ha prevalso l'impegno per garantire che questo Paese sia reso più forte, più intelligente e più equo per il futuro. […]
Quello di cui sono assolutamente fiduciosa è che sarà più facile per la prossima donna farsi strada nella vita pubblica e per la donna dopo di lei. E ne sono orgogliosa. […].
Le sue dimissioni entrarono in vigore il giorno successivo (27-06-2013), mentre le subentrava Rodd [19], dopo di che fece un breve saluto alla Camera dei Rappresentanti, di cui era stata componente dal 1998 al 2013. La Camera venne sciolta il 5 agosto e le nuove elezioni furono tenute il 7 settembre. Nel suo vecchio seggio fu eletta la direttrice di scuola elementare Joanne Ryan.
Il gruppo laburista al Senato sarà guidato dalla senatrice Penny Wong e dalla sua vice Jacinta Collins.
Dopo le elezioni federali del 7 settembre 2013, che videro la sconfitta del Partito laburista [20], Gillard si impegnò con articoli e interviste a sostegno del Labour e dichiarò il suo appoggio al nuovo leader del partito e Capo dell'Opposizione, il deputato laburista Bill Shorten.
Lasciata la politica attiva, Julia si trovò di fronte alla scelta: mummificarsi nella categoria degli “ex” o cercare altri fronti in cui impegnarsi per le idee in cui aveva sempre creduto. Ha scelto, da combattente quale è sempre stata, la seconda opzione:
Lasciata la politica attiva, Julia si trovò di fronte alla scelta: mummificarsi nella categoria degli “ex” o cercare altri fronti in cui impegnarsi per le idee in cui aveva sempre creduto. Ha scelto, da combattente quale è sempre stata, la seconda opzione:
In parte ho guardato oltre le coste australiane per cercare un modo per perseguire le cose a cui tengo perché ero molto determinata a non essere una commentatrice continua degli affari politici australiani.
Nel corso della sua attività politica Julia Gillard ha avuto modo di far conoscere le sue opinioni sulle principali problematiche della società australiana, e non solo. Si è perciò dimostrata tendenzialmente repubblicana e di opinione laica; favorevole all'assistenza sanitaria e alla libera scelta delle donne circa l'aborto legale; contraria alla depenalizzazione delle droghe; dal 2015 si è schierata a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso. E' tifosa della squadra di calcio dei Western Bulldogs e di quella di rugby della Melbourne Storm.
Per quanto riguarda i risultati concreti conseguiti, quel riconoscimento che non aveva avuto fino in fondo dal suo partito, lo ha avuto dalla società civile: nell'aprile 2014 la Victoria University le conferì il dottorato honoris causa per la sua intensa attività a favore dell'istruzione; un altro dottorato lo ottenne, nel febbraio 2015, dalla Libera Università di Bruxelles per il suo impegno nel campo dell'istruzione, dell'infanzia e delle donne nel mondo; nell'ottobre successivo un'ulteriore laurea honoris causa, per il suo lavoro a favore dell'istruzione e dell'uguaglianza di genere, e un'altra ancora, in giurisprudenza, nel dicembre 2016, le furono assegnate dalla Deakin University, ancora per la sua opera a favore dell'istruzione.
Innumerevoli gli incarichi di alto profilo in istituzioni culturali e benefiche.
Nel gennaio 2017 le fu conferito l'Ordine dell'Australia [21] per l'eminente servizio al Parlamento dell'Australia, in particolare nel ruolo di Primo Ministro, attraverso contributi seminali per lo sviluppo economico e sociale, in particolare la riforma della politica in materia di istruzione, cura della disabilità, relazioni sul posto di lavoro, salute, affari esteri e ambiente, e come modello per le donne.
Nel corso della sua attività politica Julia Gillard ha avuto modo di far conoscere le sue opinioni sulle principali problematiche della società australiana, e non solo. Si è perciò dimostrata tendenzialmente repubblicana e di opinione laica; favorevole all'assistenza sanitaria e alla libera scelta delle donne circa l'aborto legale; contraria alla depenalizzazione delle droghe; dal 2015 si è schierata a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso. E' tifosa della squadra di calcio dei Western Bulldogs e di quella di rugby della Melbourne Storm.
Per quanto riguarda i risultati concreti conseguiti, quel riconoscimento che non aveva avuto fino in fondo dal suo partito, lo ha avuto dalla società civile: nell'aprile 2014 la Victoria University le conferì il dottorato honoris causa per la sua intensa attività a favore dell'istruzione; un altro dottorato lo ottenne, nel febbraio 2015, dalla Libera Università di Bruxelles per il suo impegno nel campo dell'istruzione, dell'infanzia e delle donne nel mondo; nell'ottobre successivo un'ulteriore laurea honoris causa, per il suo lavoro a favore dell'istruzione e dell'uguaglianza di genere, e un'altra ancora, in giurisprudenza, nel dicembre 2016, le furono assegnate dalla Deakin University, ancora per la sua opera a favore dell'istruzione.
Innumerevoli gli incarichi di alto profilo in istituzioni culturali e benefiche.
Nel gennaio 2017 le fu conferito l'Ordine dell'Australia [21] per l'eminente servizio al Parlamento dell'Australia, in particolare nel ruolo di Primo Ministro, attraverso contributi seminali per lo sviluppo economico e sociale, in particolare la riforma della politica in materia di istruzione, cura della disabilità, relazioni sul posto di lavoro, salute, affari esteri e ambiente, e come modello per le donne.
Julia Gillard ha pubblicato due interessanti libri. Il primo (2014), intitolato My Story (La mia storia) è la sua autobiografia. Il secondo (2020) è Women and Leadership: Real Lives, Real Lesson (Donne e leadership: vite reali, lezioni reali), con coautrice Ngozi Okonjo-Iweala [22], in cui sono analizzate le esperienze vissute dalle donne-leader in tutto il mondo [23].
Ci piace chiudere il nostro breve racconto della vicenda politica di questa grande donna con il seguente, curioso confronto tra due socialismi, quello australiano e quello italiano, lontani nello spazio, ma vicini nella comune battaglia per la giustizia sociale:
Unisciti a noi nella lotta per rendere l'Australia un paese in cui nessuno è trattenuto o lasciato indietro. (Dal sito dell'ALP).
Il socialismo è portare avanti quelli che sono nati indietro. (Pietro Nenni)
Ci piace chiudere il nostro breve racconto della vicenda politica di questa grande donna con il seguente, curioso confronto tra due socialismi, quello australiano e quello italiano, lontani nello spazio, ma vicini nella comune battaglia per la giustizia sociale:
Unisciti a noi nella lotta per rendere l'Australia un paese in cui nessuno è trattenuto o lasciato indietro. (Dal sito dell'ALP).
Il socialismo è portare avanti quelli che sono nati indietro. (Pietro Nenni)
[1] La Federazione comprende 6 Stati (Australia Meridionale, Australia Occidentale, Nuovo Galles del Sud, Queensland, Tasmania, Victoria) e 10 Territori. L'Australia è una monarchia costituzionale parlamentare, con sovrano il re d'Inghilterra.
[2] Il Parlamento australiano è bicamerale con una Camera dei Rappresentanti, la sola che concede la fiducia al Governo, e un Senato. Ogni legislatura dura tre anni.
[3] Dal 27-4-1904 al 18-8-1904.
[4] La prima figlia, Alison, é di tre anni più grande di Julia.
[5] Dall'intervista a Michael Duffy (2004).
[6] Il mandato dei deputati dura tre anni, mentre quello dei senatori eletti dura sei anni, ma il Senato viene rinnovato al 50 % ad ogni tornata elettorale. Il Governo é espresso dal partito (o coalizione di partiti) che ha la maggioranza nella Camera dei Rappresentanti. Diviene Primo Ministro il leader di tale partito (o coalizione). Il leader del maggior partito di opposizione assume la carica istituzionale di Capo dell'Opposizione, detta „di Sua Maestá“.
[7] Il rapporto fra aborigeni australiani e bianchi di origine europea ha sempre costituito un problema, spesso difficile.
[8] Il „governo ombra“ nel sistema politico australiano rappresenta l'equivalente dell'opposizione, l'antagonista del governo federale costituito dalla maggioranza e aspirante a sostituirlo, invertendo i ruoli. Capo e vicecapo dell'opposizione diventano infatti Primo Ministro e Vice Primo Ministro, se l'opposizione diventa maggioranza.
[9] Era allora Capo del governo-ombra Simon Crean, sindacalista e figura di spicco del Partito Laburista.
[10] Per sfida si intende una votazione interna del partito laburista per prendere il posto del dirigente in carica.
[11] Jennifer Louise Macklin (n. 1983), laureata in Scienze Commerciali, è stata deputata laburista dal 1996 al 2019, Vice Capo del governo-ombra e dell'Opposizione dal 2001 al 2006, Ministro nei governi Rudd e Gillard.
[12] Fu appunto nel 2006 che la Gillard conobbe il parrucchiere Tim Mathieson, divenuto poi suo partner.
[13] La differenza di risultato alla Camera e al Senato è dovuta principalmente al fatto che la Camera é eletta col sistema uninominale maggioritario, mentre per il Senato vige il sistema proporzionale, il che favorisce i piccoli partiti e gli indipendenti, mentre l'uninominale li danneggia.
[14] Il Governatore Generale dell'Australia rappresenta la Corona Britannica. E' scelto dal Monarca, su proposta del Primo Ministro. La Quentin Bryce lo è stata dal 2008 al 2014, prima donna a ricoprire tale incarico.
[15] Al Senato il Labour poteva contare su 15 senatori su 40.
[16] I Verdi al Senato avevano 6 rappresentanti su 40. Il diverso peso del partito nelle due Camere era dovuto, come già ricordato, al diverso sistema elettorale adottato in esse: uninominale alla Camera e proporzionale al Senato.
[17] Esso era composto dal Caucus laburista (deputati + senatori) + i Capi del Partito.
[18] Kim Carr (Servizi Umani) e Martin Ferguson (Energia).
[19] Dimessosi anche il vice di Giillard, Waine Swan, al suo posto sarà eletto Antony Albanese.
[20] Il Labour ottenne solo 55 seggi su 150 alla Camera e 12 su 40 al Senato.
[21] L'Ordine dell'Australia é un'onorificenza che viene conferita per servizi meritori. E' stato istituito nel 1975 dalla regina Elisabetta II, su proposta del governo australiano.
[22] Ngozi Okonjo-Iweala, nata nel 1954 in Nigeria, laureata in Economia all'università di Harward (1976), è stata ministra degli Esteri e delle Finanze della Repubblica Federale della Nigeria. Nel 2019 è diventata cittadina USA. Dal 1° marzo 2021 è Direttrice Generale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. Ha una quindicina di lauree honoris causa.
[23] Attualmente Gillard é presidente del Global Institute for Women's Leadership presso il Kings College di Londra, che si occupa della scarsa presenza delle donne nella leadership.
Fonte: di Ferdinando Leonzio